L’Assemblea legislativa ha approvato il Bilancio consolidato della Regione Umbria per l’esercizio 2021

L’Assemblea legislativa ha approvato, con 12 voti favorevoli della maggioranza (Lega, FI, FdI, Misto-Peppucci) e 7
voti contrari dell’opposizione (Pd, M5S, Misto-Porzi, Misto-Bianconi, Patto Civico), il Bilancio consolidato della Regione Umbria per l’esercizio 2021. Sono intervenuti in Aula il relatore di maggioranza, Daniele Nicchi (Lega-presidente Prima commissione) e quello di minoranza Donatella Porzi (Misto-vicepresidente Prima commissione).

Il BILANCIO CONSOLIDATO fornisce una rappresentazione complessiva dei dati
patrimoniali, economici e finanziari dell’Ente. È un’aggregazione di
dati che riguardano la Regione Umbria con le società in house, le agenzie e
le partecipate. È l’ultimo atto che porta ad aver un quadro chiaro della
situazione economica, patrimoniale e finanziaria di tutto il gruppo, intesa
come un’unica entità. Le società ed enti rientranti nell’area di
consolidamento per l’esercizio 2021 sono: Umbria Tpl e Mobilità, Umbria
Digitale, Sviluppumbria, 3A-Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria,
Ater – Azienda territoriale per l’edilizia residenziale della Regione
Umbria, Adisu – Agenzia per il diritto allo studio universitario
dell’Umbria, Arpa Umbria – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale,
Afor – Agenzia Forestale regionale, Aur- Agenzia Umbria Ricerche, Centro per
le pari opportunità, Azienda vivaistica regionale Umbraflor, Arpal Umbria,
Gepafin, Consorzio Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica (Villa Umbra),
Umbria Salute e Servizi, Fondazione Umbria Film Commission.

Illustrando l’atto in Aula, il relatore di maggioranza, Daniele NICCHI ha
detto che “il bilancio consolidato 2021 conferma una buona ed efficiente
gestione delle amministrazioni, anche in una situazione difficile come quella
attuale, caratterizzata dalle conseguenze della crisi pandemica, dal balzo
dei prezzi dell’energia elettrica e gas, dei carburanti, e dall’aumento
dell’inflazione a causa della guerra, che ha avuto conseguenze negative per
l’economia di famiglie e imprese. Nonostante questa situazione avversa, la
Regione Umbria è riuscita a realizzare un importante trasferimento di
risorse, come nel campo della sanità, attuando al tempo stesso un
contenimento dei costi riducendo di molto l’indebitamento regionale.
Volontà di contenimento dei costi trasmessa anche alle partecipate, le quali
conserveranno un proprio equilibrio economico e finanziario anche nel 2022,
senza che gli obiettivi di pubblico servizio ne risentiranno. Il consolidato
delinea una rotta importante, che è quella della buona gestione
dell’amministrazione, prudente, sana, avveduta e tesa all’efficacia ed
efficienza della pubblica amministrazione”.

“Il risultato del bilancio consolidato dell’esercizio per l’anno 2021,
– ha sottolineato Nicchi – evidenzia un utile pari a 24 milioni 885 mila
euro, con circa 4 milioni di decremento rispetto al 2020 (29 milioni). Nel
corso dell’ultimo anno si sono registrati maggiori aumenti di costi, come
nel campo della sanità o per l’accantonamento di 8 milioni di euro per il
contenzioso con la provincia di Perugia, nonché per le maggiori spese legate
ai servizi pari anch’esse a 8 milioni di euro. La riduzione è riconducibile
soprattutto alla voce ‘Contributi e trasferimenti’, dove si registrano
circa l’88% del totale dei componenti negativi, che ammontano a 2 miliardi
531 milioni. I componenti positivi, 2 miliardi 556 milioni, sono
riconducibili alle voci ‘Proventi da tributi’ e ‘Proventi da fondi
perequativi’, circa il 78%, attribuibili esclusivamente alla Regione. Il
totale dell’attivo consolidato dell’esercizio 2021 è pari a 2 miliardi
944 milioni. Per quanto riguarda i dati, il patrimonio netto consolidato ha
registrato un aumento di circa 20 milioni di euro rispetto al precedente (566
milioni rispetto ai 549 milioni del 2020), oltre ad accantonamenti per 115
milioni di euro di risorse destinate a Fondo rischi”.

Il relatore di minoranza, Donatella PORZI, ha spiegato che “la minoranza
esprime un voto contrario perché il consolidato è la sommatoria del
bilancio di tutte le partecipate e società regionali su cui abbiamo più
volte espresso critiche e proposte che non sono mai state prese in
considerazione. Ad esempio sui bilanci della sanità abbiamo chiesto e
richiesto dati e chiarimenti che non ci sono mai stati dati. Comunque
continueremo nella nostra azione cercando di essere una minoranza
propositiva, che agisce raccogliendo le impressioni di una comunità che vive
le difficoltà note a noi tutti. Abbiamo bisogno di mettere a regime un
sistema di risorse sperando di vedere un orizzonte più roseo per la nostra
realtà. Anche in Prima commissione la minoranza non ha votato l’atto
perché emendamenti e modifiche arrivano in concomitanza con le votazioni
stesse. Tema su cui chiedo al Presidente dell’Assemblea legislativa di
dimettere ordine”.