Marianelli nuovo Rettore: curriculum, idee e perché ha vinto
PERUGIA – Era nell’aria la sua vittoria, ma come ben sanno i politici nei ballottaggi si riparte sempre da zero a zero: chi non ricorda il ballottaggio a Perugia tra Boccali e Romizi, allorché il candidato del centrosinistra, pur potendo contare su un vantaggio ragguardevole che lo collocava al 46,5 % rispetto a Romizi al 26,31%, venne travolto dal giovane avvocato che divenne il primo sindaco di centrodestra di Perugia. Marianelli ha invece saputo conservare e allargare il suo consenso ben oltre i numeri dell’accordo che ha fatto, subito dopo il primo turno, con l’altro candidato Luca Gammaitoni, intesa favorita dalla comunanza di punti di vista importanti, nei loro programmi, sul futuro assetto dell’ateneo. Così Unipg avrà il primo rettore del secondo dopoguerra proveniente dall’area umanistica e in particolare dall’area filosofica che, dopo l’istituzione (1961), da parte del Rettore Ermini della Facoltà di Lettere e Filosofia, ricordata pomposamente con una lapide all’ingresso della sede a Palazzo Manzoni in piazza Morlacchi, ha avuto un ruolo scientifico importante nel panorama nazionale degli studi filosofici. Basta ricordare i nomi di Cornelio Fabro, filosofo neotomista professore di filosofia teoretica, di Enrico Berti, capostipite della scuola filosofica perugina, uno tra i più influenti filosofi e storici contemporanei del pensiero antico. Cattolico, come Antonio Pieretti, l’ultimo illustre rappresentate di questa scuola perugina e del quale, Marianelli può considerarsi, a tutti gli effetti, un allievo. Studioso del pensiero della scrittrice e pensatrice francese, Simone Weil, nata a Parigi il 3 febbraio 1909, morta a Ashford (Inghilterra) il 24 agosto 1943, personaggio di alta statura morale, pensatrice profonda e intensa, tanto da dar vita, nella sua breve esistenza, a un originale connubio di esperienze di riflessione filosofica e politica e di azione solidaristica tra le più interessanti del XX secolo.
Ma Marianelli si è occupato anche delle forme di Umanesimo nella storia del pensiero filosofico e del nesso tra filosofia e storia della filosofia, con numerosissime pubblicazioni di rilievo internazionale. Nutrito si presenta anche il suo curriculum accademico, con incarichi istituzionali a livello di Ateneo nel Presidio di Qualità, di cui è stato presidente, nelle commissioni didattica e ricerca del Senato accademico, referente di diversi accordi con le università di Lyon (Catholique), Nizza e Salamanca, con la Tangaza University di Nairobi, con la Pontificia Universidade Católica di Rio de Janeiro. Attualmente ricopre la carica di Direttore del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione (FISSUF). Cattolico, vicino all’Istituto Universitario Sophia (IUS), un’istituzione accademica gestita dal movimento dei focolari con sede a Loppiano, fondato da Chiara Lubich, ha raccolto il suo consenso nell’area culturale e politica del centro-sinistra, con un apporto significativo degli studenti dell’UDU con i quali ha, da tempo, instaurato, come direttore del Dipartimento, un dialogo fruttuoso, del personale tecnico amministrativo e bibliotecario, soprattutto aderente alla CISL, di cui è stato dirigente nazionale, ma anche della CGIL. Tra il personale docente ha avuto l’appoggio compatto dell’area umanistica dell’acropoli (Lettere e Filosofia), ma anche di diversi direttori dei dipartimenti scientifici (Chimica e biotecnologie, Farmacia e Matematica). Si è presentato in punta di piedi, quando tutto il mondo accademico riteneva che lo scontro sarebbe stato tra Gammaitoni, area Partito Democratico e Porena, area Fratelli d’Italia. Con mitezza ma con determinazione, con equilibrio e con visione, ha saputo imporsi nella campagna elettorale, diventando sempre più riferimento di un elettorato che ambiva a liberare l’ateneo dallo scontro politico, ha ammirato il suo linguaggio coinvolgente, inclusivo e tranquillizzante. Questo giornale, anche per la sua storia e la sua impronta culturale, è stato in questo senso un profeta allorché nell’editoriale dell’8 marzo 2025, dal titolo: Anche all’Università le elezioni si vincono al Centro? sottolineava che molti docenti universitari, ispirando il loro agire quotidiano all’equilibrio e alla ponderatezza, avrebbero scelto un candidato misurato e capace di conciliare i contrasti. Così è stato eletto, con più del 70% dei consensi, Marianelli: un monito anche per il mondo dei partiti, soprattutto del centrosinistra, in particolare del Partito Democratico, a trazione Schlein che, se non riuscirà ad attirare l’elettorato moderato, con il suo 22%, non governerà mai questo Paese.