Maturità, dopo due anni di Covid ecco le tracce della prima prova: Pascoli e Verga, Liliana Segre e Gherardo Colombo


Questa mattina è iniziato il primo esame di maturità dopo due anni di Covid. Come di consueto la prima prova è quella scritta di italiano. Alle ore 8,30 sono arrivate le tracce del tema direttamente dal ministero: Giovanni Verga e Giovanni Pascoli sono gli autori scelti per le due prime tracce, quelle che richiedono l’analisi del testo. Sono stati gli stessi studenti a pubblicarle sui social prima di cominciare a scrivere. Si tratta di “La via ferrata” tratta dalla raccolta Myricae e un brano tratto dalla novella “Nedda” di Giovanni Verga. Per le tracce del tema argomentativo ci sono Liliana Segre con il testo “La sola colpa di essere nati” e un testo di Gherardo Colombo su gli ultimi. Poi c’è una traccia ad argomento musicale con un testo di Oliver Sacks da “Musicofilia”. In Umbria sono 7.496 gli studenti impegnati nella prima prova di maturità: 5.747 nella provincia di Perugia e 1.749 in quella di Terni. Dopo la prima prova di oggi, domani (giovedì 23 giugno), si svolgerà la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo scolastico, infine ci sarà la terza prova che sarà orale. I maturandi hanno sei ore di tempo per svolgere e consegnare il loro elaborato. E’ un primo segnale di ritorno alla normalità, dopo due anni di emergenza Covid che avevano ristretto l’esame al solo colloquio orale. Anche se non sarà più una maturità light, quello che comincia oggi e finirà entro il 15 luglio non è comunque ancora l’esame tradizionale. Non solo perché le commissioni sono composte dagli stessi professori della classe e soltanto il presidente viene da un’altra scuola, ma anche perché la seconda prova – di domani 23 giugno – non è uguale per tutti: ogni scuola sceglierà la sua versione di latino, il suo problema di matematica, la sua traduzione di inglese, in base ai programmi svolti in classe. Inoltre, la seconda prova è stata depotenziata anche nel calcolo del voto finale: conterà fino ad un massimo di 10 punti sui cento complessivi, mentre il tema vale 15 punti e l’orale  25. Il Ministro Patrizio Bianchi e il governo hanno voluto alleggerire il peso dell’esame a vantaggio del percorso complessivo fatto dallo studente negli ultimi, travagliati, anni di scuola. I cosiddetti crediti scolastici varranno la metà del voto finale: 50 punti anziché  i soliti 40.