Mazzetta di sei mila euro al finanziere: l’imprenditore Bacchi nei guai. Indagato un quarto uomo

Seimila euro per aggirare gli accertamenti e consentire ad un noto imprenditore umbro di evitare problemi con l’Agenzia delle entrate. Una mazzetta di 6 mila euro che sarebbe servita ad un luogotenente della guardia di finanza  per fare dei lavori nella piscina della sua abitazione. E’ la vicenda che ha portato in carcere il finanziere Savino Strippoli di Città di Castello e agli arresti domiciliari Alvano Bacchi, 49 anni, imprenditore perugino molto conosciuto e affermato nel settore della siderurgia.  Arresti domiciliari anche per Giovanni Sandomenico, uomo di fiducia  dello stesso Bacchi. Ci sarebbe anche una quarta persona indagata dalla Procura della Repubblica di Perugia: un altro imprenditore umbro . Per il Procuratore capo Raffaele Cantone e l’aggiunto Giuseppe Petrazzini l’imprenditore perugino si sarebbe rivolto al luogotenente Strippoli per aggirare gli accertamenti, tanto che lo stesso finanziere  aveva chiesto di autoassegnarsi l’attività di indagine. Ad incastrare i tre ci sarebbero intercettazioni telefoniche, ambientali e pedinamenti. Gli arresti sono stati effettuati dagli stessi militari della Guardi di Finanza. Oltre alla mazzetta sembra che al luogotenente Strippoli  siano stati consegnati dall’imprenditore perugino  diversi generi alimentari . I tre sono stati arrestati dopo l’emissione delle tre ordinanze di custodia cautelare firmate dal Gip Lidia Brutti, su richiesta del Procuratore Raffaele Cantone. Le indagini continuano anche per approfondire altri aspetti che sarebbero emersi dalle intercettazioni, a cominciare dalla posizione del quarto indagato, l’imprenditore che avrebbe avuto delle informazioni segrete  proprio dallo Strippoli.  Oltre alla corruzione, la Procura contesta agli indagati i reati di falso, rivelazione di segreti d’ufficio, accesso abusivo ai sistemi informatici e altri reati fiscali. Non si escludono ulteriori sviluppi.