Medicina, derby fra Mearini e Caraffa. La posizione di Oliviero, le ambizioni di Ambrosio e Talesa.

Apparentemente, soprattutto all’esterno, il ballo degli universitari per il dipartimento unico di Medicina e chirurgia può sembrare più slow di altre volte. Si va quindi a ritmo lento ? Tutt’altro, c’è chi fa la gatta morta e chi si muove come un elefante in una cristalleria. Fatto sta che c’è una forte concitazione e smania tra i big della ex facoltà di medicina. Del resto da tre si passa ad un solo maxi dipartimento nel quale afferiranno oltre duecento docenti. Lo stesso Rettore Maurizio Oliviero lo ha sottolineato più volte in questi mesi: “L’Università torna a proporsi come protagonista della Comunità scientifica nazionale e internazionale”. Il Magnifico sa bene che su questo si gioca una fetta importante della sua credibilità anche perchè , buona parte del suo tempo, lo impegna sulle vicende sanitarie. Appena si è insediato ha presentato i dieci delegati che lo aiuteranno a governare l’Università nei prossimi sei anni ma su Medicina è stato chiaro: nessuna delega, la sanità la segue direttamente il Rettore. Tra i suoi avversari gira una battuta velenosa: ” altro che internazionalizzazione siamo tornati ai tempi di Bistoni con un Rettore impegnato quasi esclusivamente sull’ex facoltà di medicina”.  John Fletcher sosteneva che ” Il veleno è l’arma del vigliacco” ma si sa che storicamente l’Ateneo umbro è pieno di scorpioni, come nel resto delle Università italiane. Per questo Oliviero cerca di muoversi sotto traccia, agisce quasi di nascosto e non vuole esporsi troppo agli attacchi dell’avversario. Conosce bene i suoi polli e non vuole scoprirsi anche perchè tra i pretendenti ci sono persone che lo hanno sostenuto nella sua elezione. Intende rimanere estraneo , chiamarsi fuori dall’appuntamento ? Difficile  per uno granitico e risoluto come Oliviero.  Sempre lo stesso scorpione azzarda: ” Fuori uno! fuori due ! Poi entrerà in campo e deciderà chi sostenere”.  Secondo la scorpione quando la situazione si ingarbuglierà il Magnifico  si renderà visibile. Lasciando da parte i pensieri maligni proviamo a capire cosa sta avvenendo nella ex Facoltà di Medicina. In pole position c’ è il pesante ( non solo di peso) primario di urologia Ettore Mearini, in pista ormai da diverso tempo, che si è piazzato – come nelle gare motoristiche – in prima fila e interna rispetto alla curva, quindi in posizione vantaggiosa. Ma – ricorda un grande esperto di Formula 1 – analizzando la storia degli ultimi due decenni “rubare” una pole position non sempre porta bene. Mearini , dicono alcuni suoi amici, questa volta è deciso e non farà passi indietro .  Per questo continua a prendere contatti,  ascolta la disponibilità di alcuni e con altri fa una prima conoscenza. Avvicina e accosta anche coloro che storicamente non sono suoi amici. Un altro che si sta muovendo è il cardiologo Giuseppe Ambrosio, responsabile di struttura complessa, ex direttore sanitario dell’ Azienda Ospedaliera. Conosce bene l’ambiente universitario, i colleghi del Silvestrini e può contare su alcune buone  relazioni in città. In questo momento sembra però in leggera difficoltà, fa fatica a conseguire il consenso necessario. C ‘ è poi il professor Vincenzo Nicola Talesa ,  direttore del dipartimento di Medicina Sperimentale,  da sempre vicino all’ex Rettore Francesco Bistoni. Nelle ultime elezioni ha sostenuto Maurizio Oliviero, abile nel valutare le situazioni e nel comportarsi di conseguenza. Essendo esperto e smaliziato potrebbe alla fine convergere su un altro candidato, forte di un consenso circoscritto ma granitico. Infine ci sarebbe il professor Auro Caraffa, outsider ma non troppo. Lo stimato ortopedico sta fuori dalla mischia , si è messo ai margini e fa il ” profano”. L’ uomo è curioso ma non si appassiona alle battaglie, sarebbe anche motivato ma le cose intriganti lo agitano. Zitto zitto, piano piano il consenso su di lui però cresce con il passare dei giorni. C’è chi sostiene che la sua candidatura metterebbe d’accordo tanti colleghi, oggi divisi. Sembra che lo stesso Rettore sarebbe favorevole e su di lui anche Talesa potrebbe convergere. Resta però Mearini che non intende assolutamente ritirarsi anzi accelera e prova ad allungare il passo. Convinto che alla fine lo stesso Oliviero non potrà sottrarsi.  Vecchie promesse ? Forse si,forse no. Ma Medicina , come si sa , è sempre stata soggetta a continue trasformazioni e oscillazioni.