Mercato immobiliare, a Perugia recupero: +0,4 su base annua

PERUGIA – “Prosegue il lento percorso di recupero del mercato residenziale di Perugia avviatosi dopo il picco negativo registrato nel 2014, sebbene non abbia ancora raggiunto un punto di equilibrio” – è quanto emerge dal 1° Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2020 di Nomisma presentato oggi in diretta streaming.

Residenziale

Nel corso del 2019 le compravendite residenziali nel perugino sono cresciute dell’8,2% rispetto all’anno precedente, recuperando parzialmente i livelli erosi dalla crisi e confermando l’andamento degli ultimi tre anni, secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate –

Le compravendite di abitazioni risultano sostenute da acquisti per la prima casa o per sostituzione, che rappresentano il 73% del totale, in lieve diminuzione rispetto alla scorsa rilevazione, mentre aumenta la componente di investimento che arriva al 16,4%.

Le variazioni medie annue dei prezzi delle abitazioni si sono stabilizzate intorno al +0,4% su base annua per le abitazioni nuove e -0,2% per le usate. Al miglior andamento dei prezzi si contrappone una stabilità dei tempi medi di vendita che si attestano intorno ai 7,5 mesi. Resta però il fatto che dal 2008 ad oggi i prezzi sono scesi di circa il 25%, senza particolari differenze circa lo stato manutentivo, rendendo il mercato più debole e con dinamiche ancora contrastanti.

Gli sconti sul prezzo sono rimasti molto elevati (10% per il nuovo, e 16,5% per l’usato), segno della difficoltà del mercato a trovare un punto di equilibrio tra prezzo offerto e prezzo di vendita.

Per quanto riguarda il mercato dell’affitto, rimane stabile la locazione della prima casa della famiglia/singolo (59%) mentre aumenta la motivazione legata allo studio e/o lavoro a conferma della significativa incidenza della componente degli studenti nella città di Perugia.

Nel complesso, la domanda di affitto è percepita in aumento a fronte di un’offerta che si sta stabilizzando, con canoni in lieve aumento (+0,6% su base annua) e tempi di locazione in diminuzione (5,8 mesi).

I rendimenti da locazione si mantengono intorno al 5,8%

Non residenziale

I segnali incoraggianti, seppur lievi, evidenziati nel mercato residenziale perugino non compaiono nell’analisi dei comparti non residenziali. Le compravendite tendono a contrarsi per effetto di una domanda in continua flessione e di una offerta che tende ad accumularsi. Un andamento riscontrabile dai dati delle compravendite dell’Agenzia dell’Entrate, che segnano una flessione del 10% delle transazioni in tutti i comparti degli immobili d’impresa. I prezzi continuano a diminuire, soprattutto nel comparto direzionale. I tempi di vendita si sono stabilizzati intorno a 11,5 mesi per gli uffici e a 9,5 mesi per i negozi.

Anche sul fronte locativo gli operatori evidenziano una difficoltà di assorbimento dello stock esistente con canoni che registrano variazioni molto contenute, nell’ordine del -0,4% per gli uffici e del -0,3% per i negozi.