Multe a Porta Pesa, Borghesi e Mirabassi: “I vigili urbani non sono esattori”

PERUGIA – Vanno all’attacco anche i consiglieri comunali dem Erika Borghesi e Alvaro Mirabassi sulla raffica di multe che ha colpito i genitori di Porta Pesa. “Riporta oggi la stampa locale della protesta dei cittadini, genitori in particolare, che nel giorno dell’apertura delle scuole sono stati raggiunti da una raffica di contravvenzioni elevate per aver parcheggiato in divieto di sosta o in spazi non consentiti mentre accompagnavano i propri figli a scuola, specialmente in zona Porta Pesa dove si è registrata una presenza “massiccia” di vigili della polizia municipale”, dicono i consiglieri.

“La stessa amministrazione che invia a casa dei bambini una lettera del Sindaco con gli auguri per l’inizio di nuova avventura che è la scuola e che invita giunta e consiglieri ad andare nelle scuole per augurare un buon inizio di anno scolastico, smentisce le proprie intenzioni con una “tolleranza zero” nei confronti di quei genitori che scelgono di essere presenti in questo giorno così sentito nella vita familiare e che, magari, si trattengono qualche minuto in più per assicurarsi che i più piccoli possano condividere l’emozione del primo impatto”

Sulla questione consiglieri PD Alvaro Mirabassi e Erika Borghesi, hanno presentato recentemente un ordine del giorno “per fare chiarezza sull’attività e sul tipo di controllo che viene richiesto di espletare alle forza della polizia municipale per avere delucidazioni sulla destinazione e sulla modalità di gestione di tutti gli atti volti a garantire il rispetto delle regole del codice della strada. Il rischio e il sospetto è che la giusta richiesta del rispetto delle regole si trasformi in un’azione di repressione finalizzata all’incremento delle entrate che avrà nel breve periodo anche lo svantaggio di trasformare la figura del vigile urbano in quella di un esattore piuttosto che il primo contatto di vicinanza e di protezione dell’amministrazione nei confronti dei cittadini. Si chiede pertanto che il tema venga affrontato quanto prima con il buon senso e secondo i criteri delle buone pratiche dell’amministrazione, non con atti di imperio e bocciature a suon di maggioranza. E’ un tema che colpisce i cittadini nel quotidiano che vanno sì educati e portati al rispetto delle norme e quindi della comunità nel suo complesso, ma non resi oggetto di azioni punitive o mera voce di entrate tra le righe del bilancio comunale”.

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