Operazione verità conti sanità: botta e risposta in aula tra Tesei e Bori

Sull’operazione “verità” dei conti della sanità umbra è scontro tra maggioranza e opposizione in Consiglio regionale. Al centro del botta e risposta di questa mattina, c’è l’incarico dato dalla Giunta Proietti a una società privata, ci comprovata esperienza nel settore, di fare una ricognizione sullo stato di salute del bilancio della sanità umbra. In poche parole, è stato nominato un advisor per l’assessment economico, finanziario e patrimoniale del sistema sanitario della Regione Umbria. L’obiettivo è quello di individuare le eventuali aree di criticità e supportare l’amministrazione regionale nella definizione  delle possibili azioni di miglioramento. Il compenso massimo previsto è di 140 mila euro mentre i risultati sono attesi entro il 30 aprile. La Tesei, nel suo intervento, ha ricordato che il 26 ottobre 2022 la Regione ha approvato la proposta dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) che ha come obiettivo proprio quello di fornire un supporto tecnico-operativo alla Regione Umbria nelle attività di analisi e monitoraggio della spesa sanitaria (triennio 2022-2024) delle aziende sanitarie al fine di evidenziare le criticità e delineare gli interventi da attuare per il loro superamento. Per queste attività è stato previsto un costo a carico della Regione di 300 mila euro, erogato in stati di avanzamento. ” La stessa ragioneria generale dello Stato – ha sottolineato l’ex presidente – ha certificato che la Regione Umbria presenta a IV trimestre 2023 un avanzo di 1,126 milioni di euro. Pertanto la Regione ha assicurato l’equilibrio economico”. Per Donatella Tesei, quindi,  il nuovo incarico di 140 mila euro ad un soggetto privato “sembrerebbe  sovrapporsi all’attività svolta istituzionalmente da un soggetto pubblico nazionale (Agenas, ndr) preposto peraltro all’effettuazione di detta attività di supporto alla Regione”. In sintesi, un ulteriore incarico che pesa sul bilancio regionale quando c’è già l’agenzia nazionale per i servizi sanitari delle regioni che si occupa delle stesse cose. Bori però la pensa diversamente anche perché i conti citati dalla Tesei si fermano al IV trimestre 2023. L’operazione verità invece punta a conoscere lo stato di salute del bilancio sanitario umbro al 31 dicembre 2024.  “L’urgenza – ha spiegato Bori – è legata al risultato economico di oggi, anche alla luce dei tagli per 40 milioni di euro fatti dal governo nei trasferimenti verso l’Umbria”. Tra l’altro, ha ricordato il vicepresidente, la convenzione con Agenas è scaduta nel 2024. La Tesei, non soddisfatta, ha ribadito che a suo parere “la scelta di un advisor privato comporta un aggravio di spese incomprensibile, per un incarico che andrebbe svolto in un arco temporale molto ristretto”. Un botta e risposta destinato a durare a lungo in attesa di conoscere i risultati veri del bilancio sanitario umbro. Risultati che condizioneranno le scelte della giunta regionale sulla nuova organizzazione della sanità umbra.