Palestre, ristoranti ed eventi da lunedì obbligo di green pass. Confindustria chiede che venga imposto anche sul lavoro

I presidenti delle Regioni hanno dato il via libera per l’obbligo di green pass per i luoghi a rischio assembramento. Domani il governo approverà il decreto che impone anche in zona bianca di presentare la certificazione verde per spettacoli, viaggi, sport. In queste ore si sta decidendo cosa fare per i ristoranti al chiuso. La linea prevalente è di prevedere un pass più “leggero” rilasciato a chi ha effettuato anche una sola dose, oppure il tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Misure indispensabile per provare a fermare la variante Delta che continua a correre, i contagi aumentano ogni giorno e si rischia di compromettere il ritorno alla normalità. Per questo la strada scelta è quella di consentire l’ingresso gli ingressi nei luoghi affollati soltanto a chi risulta immunizzato, oppure guarito, oppure a chi ha effettuato un tampone. Senza escludere che anche nei luoghi di lavoro si possa prevedere il trasferimento per chi rifiuta di vaccinarsi così come già previsto per i sanitari. Il decreto sarà approvato domani per entrare in vigore il 26 luglio scongiurando così il rischio dei cambi di fascia.  Infatti, secondo gli ultimi dati trasmessi dall’Istituto superiore di sanità, con gli attuali parametri diverse Regioni tornerebbero in zona gialla già da venerdì.  Sono quelle dove l’incidenza dei nuovi contagiati supera 50 casi settimanali su 100 mila abitanti. Con la nuova scelta questo indicatore non sarà più decisivo. A decidere il cambio di fascia sarà soprattutto il numero di ricoverati in area medica e in terapia intensiva. Il governo è orientato, d’accordo con le Regioni,  a una percentuale del 5% per le terapie intensive e del 10% per i reparti di medicina. Alcune Regioni hanno chiesto di aumentare questa percentuale, rispettivamente al 20 e al 30%. In queste ore inoltre si discute molto sulla proposta di Confindustria di “chiedere la presentazione del green pass ai dipendenti che, nel caso non lo abbiano, potrebbero essere spostati ad un’altra mansione o essere sospesi, con impatto anche sulla retribuzione”.