Perugia, Giubilei incontra la società: “In campo ascoltando tutte le voci”

PERUGIA – Giuliano Giubilei è in campo e sta costruendo intorno alla sua candidatura un forte consenso attraverso incontri e confronti sul territorio. Lo dice lui stesso in un lungo post su Facebook: “Molte delle persone che incontro per strada o quelle con cui parlo negli incontri che ho già avviato ormai da qualche settimana dimostrano di aver capito e di apprezzare il metodo che sto seguendo in vista della candidatura per la sfida a sindaco di Perugia. Un metodo – dice Giubilei – che in sostanza è ascoltare tutte le voci della società civile, dei movimenti, delle associazioni di base per capire davvero fino in fondo di che cosa ha bisogno questa città per riconquistare lo status di Capitale che le appartiene, ma che negli ultimi anni si è offuscato. E’ importante che il centro storico di Perugia recuperi le sue funzioni di guida, ma è perfino inutile aggiungere che l’attenzione a tutti i territori del comune per me – ma non per me, per la città – è decisiva. Per questo ho già avviato un percorso di incontri che mi porteranno nelle prossime settimane nelle frazioni”.

“Ho cominciato un paio di giorni fa a Ponte san Giovanni dove in un sala gremita si è discusso di un’iniziativa che andrebbe estesa a tutto il territorio: un’indagine su quali sono le preoccupazioni e le esigenze più sentite da chi vive in quel quartiere. Ne è venuto fuori un quadro molto interessante, perché l’indagine, fatta attraverso un questionario distribuito ai cittadini, conferma la preoccupazione per la viabilità e l’inquinamento e i dubbi su Ikea (in una parte dell’inchiesta che qui non c’è spazio per riportare) vista come possibile fonte di crescita per il lavoro ma anche come intervento che rischia di rendere ancora più soffocante la morsa di traffico e smog.  Ma la cosa più interessante è nell’altro grafico che ripropongo qui sotto: si potrebbe pensare che i cittadini di Ponte san Giovanni non aspettino che l’occasione per trasferirsi in un altro quartiere. E invece più dell’80% non ha nessuna intenzione di muoversi. Questo vuol dire che c’è una comunità forte e lo si vede anche dalle risposte alle altre domande. E se ci fate caso, dove c’è una comunità radicata è meno forte che altrove la preoccupazione per gli immigrati. Una ragione ci sarà… “.

“Ma questioni simili riguardano tutti i territori della città. Un altro incontro dovrebbe essere programmato presto a San Sisto.  Intanto domani sera parteciperò a un altro appuntamento importante, l’assemblea pubblica che Anima Civica ha convocato all’Oratorio di santa Cecilia alle 21. Spero naturalmente che ci siano molti cittadini perché anche quello sarà un appuntamento molto importante per discutere dei progetti e dei programmi per Perugia. E non a caso il titolo della serata è “Perugia Capitale”. Ma mi preme dire che in questi giorni ho già incontrato e naturalmente continuerò a farlo imprenditori, sindacalisti, docenti universitari, professionisti e medici, associazioni di volontariato ed esponenti del mondo cattolico che mi hanno manifestato un evidente imbarazzo nei confronti di un’alleanza che oggi guida il comune che è sempre di più a trazione leghista”.

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