Perugia, madre di due figli violentata prima di morire: condannato a 5 anni un 43enne
Sarebbe stata violentata da un connazionale mentre era in coma per colpa di un mix di alcol, eroina e cocaina. Una storia misera e triste, deprimente come poche. Era aprile dello scorso anno quando gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Perugia trovarono una donna ecuadoriana di 27 anni, madre di due figli, morta in un’abitazione di piazza Vittorio Veneto a Perugia. Fu constatato che il decesso della poveretta era dovuto proprio all’abuso di alcol e droga. Dalle indagini successive era emerso che la giovane madre aveva trascorso la serata precedente in un’altra abitazione in compagnia di connazionali bevendo alcolici. Poi si era trasferita nell’abitazione di Fontivegge dove, a parere degli investigatori, avrebbe consumato eroina e cocaina fornitagli da un suo connazionale di 40 anni. Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine la donna non aveva consapevolezza di sé e dei propri atti. Quindi il sudamericano avrebbe approfittato del suo stato di incoscienza per violentarla durante la notte, fino a poco prima della morte. Il sudamericano avrebbe anche scattato delle foto e registrato un video durante gli abusi, materiale ritrovato dalla polizia nel cellulare del 40enne. Una storia ricostruita davanti al giudice per l’udienza preliminare Valerio D’Andria dove si è svolto il processo con rito abbreviato. Il 40enne ecuadoriano è stato condannato a cinque anni di reclusione per la violenza sessuale mentre è stato assolto dall’accusa di aver cagionato la morte della 27enne.