Perugia, si riaccende la tensione sul centro storico. Calabrese: “Manca spirito di comunità”, Waguè dialoga

PERUGIA – Il riaccendersi delle proteste sulla vivibilità del centro storico rimette il tema della Ztl e della mobilità dell’acropoli al centro dell’agenda politica di Palazzo dei Priori. In Comune si accelera su segnaletica turistica e rilancio, muovendosi sul pacchetto di modifiche che era stato recapitato al sindaco Romizi dalla Confcommercio.

“Le ricorrenti tensioni nel centro storico, antiche e ogni volta irrisolte, sono il paradigma di istinti emotivi autolesionisti. Una volta un po’ di residenti – scrive l’assessore Francesco Calabrese su Facebook –  poi un po’ di commercianti, sembrano fare i turni, con rivendicazioni spesso confuse e neanche omogenee al loro interno. Se non si ritrova un intelligente e generoso spirito di comunità, se non siamo capaci di rimboccarci le maniche insieme, alzando lo sguardo oltre il nostro solito ombelico, cittadini tutti e istituzioni insieme, non si va molto lontano. Il mondo è cambiato, il commercio tradizionale è in difficoltà ovunque, nei centri storici questa difficoltà si rende solo più visibile, mentre negli Stati Uniti, che anticipano sempre queste dinamiche globali, stanno chiudendo i centri commerciali. Invece della solita discussione sulla ztl, che nessuno può seriamente pensare sia una soluzione, ovunque tenda, forse è il caso di interpretare insieme questo tempo e insieme impegnarci per le soluzioni ai problemi che pone. Che possono diventare persino importanti opportunità. Su alcune idee, molto ambiziose, ma alla portata, ci stiamo lavorando, con la discrezione che ancora serve. Nel frattempo, il solito bla bla, per qualcuno, potrà risultare lì per lì consolante, ma del tutto inutile”.

Calabrese apre al confronto, con i toni spigolosi che lo hanno da sempre contraddistinto. E infatti sembra che, in questi casi, il sindaco Romizi abbia scelto di affidarsi ad un altro esponente della sua giunta, più felpato e diplomatico: l’assessore Dramane Waguè. E’ lui l’uomo del dialogo a cui Romizi ha chiesto di organizzare un incontro con il comitato ed è a lui che i commercianti hanno consegnato le firme.

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