Primarie Pd, Bocci suona la carica: “In Umbria partecipazione sopra la media nazionale: da qui parte la riscossa”

PERUGIA – L’Umbria è una regione dalla quale può iniziare la riscossa del centrosinistra e del Pd. Lo ha detto al telefono il neosegretario nazionale dem Nicola Zingaretti, parlando al telefono con il segretario umbro Gianpiero Bocci che, in conferenza stampa, ha lanciato il cuore oltre l’ostacolo e parlato di numeri che testimoniano la nuova sintonia del Pd con il suo popolo. 31mila gli umbri che si sono recati alle urne, 20mila quelli che avevano votato per scegliere il segretario nazionale: numeri di un un partito vivo, che lotta e che punta a dire la sua a maggio, con Europee e amministrative, perché “la luna di miele è finita”.

Bocci si presenta con i suoi vice, Cristian Betti e Francesco De Rebotti, e fa il punto. “Di questo Governo il nostro popolo non vuole più saperne niente. La reazione di domenica è incoraggiante e ha riportato alle urne anche persone non del Pd. Un segnale di una comunità larga e di un partito aperto che si sta ricostruendo”. La lettura e la parole chiave utilizzate sono “testa”, “cuore” e “pancia”. Testa perché “i numeri ci danno molta responsabilità. Nessuno scommetteva su questi numeri. E’ una spinta contro la cultura sovranista, che vuole costruire un’Italia a due velocità. Serve invece una cultura di solidarietà, di unità e di forti valori di cui l’Umbria è ricca, come quelli di Capitini, San Francesco e San Benedetto”.

Di “lunga traversata” ha parlato De Rebotti, che ha aggiunto che “le persone ci hanno messo in mano le loro speranze. L’appello delle tante piazze ci spinge a prendere una direzione precisa, in controtendenza con le politiche di questo governo. Passata la sbornia servono persone affidabili”. “Il successo di domenica è qualcosa di romantico e straordinario perché il Governo ha oltrepassato il limite della decenza. Ho visto una grandissima reazione contro chi sta mettendo in difficoltà i territori”, ha detto Betti.

Certo, si teme ancora la pancia. “Ha caratterizzato le elezioni del 4 marzo – ha detto Bocci – e non è ancora stata superata”.

Da qui, dunque, si riparte: “La luna di miele è finita perché il Governo continua a non vedere lo stato di salute dell’Italia. Dopo le Europee arriveranno i problemi e il Governo non saprà come risolverli”. E quindi un occhio alle amministrative: “Vogliamo vincere in ogni luogo in cui ci presentiamo – dice Betti – e lo faremo con coalizioni ampie, legate al centrosinistra, a liste civiche e alla società civile”.

Capitolo europee: l’Umbria avrà un suo uomo e ben presto il problema sarà sul tavolo dei segretari Bocci e Zingaretti.

Gli eletti: entrano in assemblea nazionale Alessia Dorillo, Luca Barberini e Valdimiro Orsini per Martini, per Zingaretti: Tommaso Bori, Valeria Cardinali, Stefano Coppetti, Cristina Tufo, Giovanni Patriarchi, Catia Massetti, Daniele Benedetti, Morena Bigini, Fabio Paparelli, Martina Mescolini, Francesco De Rebotti. Per Giachetti: Irene Pula, Andrea Vannini e Francesca Vagniluca.

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