Regione, risorse a sostegno delle famiglie umbre: quasi 500mila euro per interventi mirati

Importanti risorse sono in arrivo a sostegno delle famiglie umbre. La Giunta regionale, su proposta della presidente Stefania Proietti, ha infatti definito il riparto delle risorse del Fondo nazionale per le politiche delle famiglie e, parallelamente, ha confermato e rafforzato il suo impegno specifico verso i nuclei familiari numerosi, assicurando un supporto economico mirato. “Questo duplice binario di intervento sottolinea la priorità data dalla Regione alle politiche familiari” sottolinea Palazzo Donini. “Vogliamo che nessuna famiglia in Umbria si senta sola di fronte alle difficoltà – ha affermato Proietti – ma che possa trovare nella Regione e nelle istituzioni locali un supporto affidabile”. Con decreto sono state ripartite le risorse del Fondo per le politiche della famiglia per l’anno 2024 e alla Regione Umbria sono stati assegnati complessivamente 470mila euro. Risorse fondamentali per promuovere e realizzare interventi mirati alla tutela della famiglia in tutte le sue componenti. La presidente ha sottolineato l’attenzione della Regione verso le sfide quotidiane dei nuclei familiari. “Siamo profondamente consapevoli delle sfide quotidiane che molte famiglie affrontano – ha detto la governatrice – specialmente quando si tratta di conciliare i tempi di vita e lavoro o di gestire le complesse attività di cura verso i propri cari, siano essi minori, anziani o persone con fragilità. Ecco perché il nostro impegno non si limita  al solo sostegno economico, ma si estende al potenziamento di una rete di servizi territoriali, come i Centri per la famiglia, pensati per offrire un aiuto concreto, ascolto e un orientamento accessibile”. Anche la Presidenza dei ministri-dipartimento per le Politiche della Famiglia, pone un accento particolare allo sviluppo dei Centri che diventeranno il fulcro operativo per il benessere familiare sul territorio, offrendo servizi innovativi come l’alfabetizzazione mediatica e digitale per i minori e la valorizzazione dell’invecchiamento attivo.