Regione, volontari della protezione civile : ” offesi dal trattamento riservato a 6500 cittadini umbri “.

Offesi e indignati i volontari umbri della protezione civile. Cittadini che svolgono un’attivita’ di aiuto gratuito e spontaneo verso persone che necessitano di assistenza, che intervengono in casi di calamita’ e che gli umbri hanno apprezzato piu’ volte di fronte a tragedie come quella del terremoto del 2016. Eppure per loro c ‘ e’ sempre poco, ogni volta mancano le risorse e quando le luci si spengono scende su di loro il silenzio. Hanno protestato oggi a palazzo Cesaroni, quando la consulta regionale di protezione civile e’ stata ricevuta dall’assessore Paola Agabiti edal consigliere regionale Andrea Fora. Quando l’assessore al bilancio Agabiti ha annunciato che lo stanziamento a favore del volontariato sara’ di 200 mila euro per il triennio, non ci hanno visto piu’. I presenti hanno espresso la piu’ totale insoddisfazione, considerano la proposta dell’assessore offensiva nei confronti dei 6.500 volontari umbri e chiedono ai Sindaci di unirsi ai volontari nella protesta. A fronte di 700 mila euro di necessità la regione si presenta con appena 200 mila euro. Così come per il fondo regionale per l’emergenza calamità dove vengono previsti solo 70 mila euro a fronte di 1 milione e 800 mila euro di richieste per costi già documentati dai comuni umbri. Per non parlare dei fondi per il volontariato di protezione civile dove è  prevista una cifra poco dignitosa di 20 mila euro. Arrabbiati e amareggiati i volontari  presenti per un atteggiamento approssimativo e distratto rispetto allo straordinario lavoro che assicurano ogni giorno i volontari umbri. ” Siamo la spina dorsale del sistema – afferma il presidente della consulta Giuliano Santelli – anche in questi giorni stiamo dando il nostro contributo nell’emergenza coronavirus all’aeroporto di San Francesco d’Assisi “. Chiedono alla regione di riqualificare alcune spese di bilancio, di tagliare tante spese inutili e di investire di piu’ in solidarieta’ e giustizia sociale.  Uno scenario da brividi che potrebbe provocare la paralisi del sistema della protezione civile, così si è espresso alla fine dell’incontro il consigliere regionale del movimento 5 Stelle De Luca.