Ricostruzione, il ddl marcia spedito: in aula entro il mese. In agenda incontro con i sindacati

PERUGIA – Dopo l’audizione di ieri mattina dei sindaci del cratere il lavoro della Seconda Commissione, presieduta da Eros Brega è proseguito nel pomeriggio con
l’audizione, a Palazzo Cesaroni, della presidente della Giunta regionale, Catiuscia Marini e dell’assessore alla Sanità, Luca Barberini. Tema: il disegno di legge predisposto dall’Esecutivo per la ricostruzione post sisma 2016.

La presidente Marini ha ribadito che l’iniziativa legislativa della Regione, ora all’esame della Commissione, “ha l’obiettivo di costruire norme in materia urbanistica ed edilizia volte a favorire e velocizzare il processo di ricostruzione, supportando i comuni più gravemente colpiti anche in tutti gli aspetti legati alla pianificazione urbanistica, temi
paesaggistici, come il Comune di Norcia, di Cascia, di Preci e di Monteleone che hanno bisogno di norme più efficaci, ma anche più snelle nei tempi e nelle procedure. Questo – ha detto – per favorire il processo di ricostruzione sia per le attività produttive che per i centri abitati più gravemente colpiti e quelli frazionali. Molto importante, la presidente
Marini ha definito la terza parte della legge che affronta anche i temi dello sviluppo attraverso il Masterplan per lo sviluppo, che “riguarda – ha precisato – sia la Valnerina, sia l’area dello Spoletino. La ricostruzione – ha detto – deve rappresentare anche l’occasione per immaginare il futuro socio economico di questi territori. E quindi la Regione – ha spiegato -, anche con risorse proprie, con quelle della programmazione
comunitaria e con appositi stanziamenti di bilancio previsti nella terza parte della legge ha l’obiettivo di supportare le politiche del lavoro e le politiche delle imprese su questa area del territorio regionale”.

L’assessore Barberini ha parlato invece del nuovo ruolo di ‘Umbria Salute e Servizi’ quale centrale di committenza e soggetto aggregatore unico regionale anche per la gestione del terremoto, che l’architettura normativa nazionale rende obbligatorio. Chiarimenti che la Commissione ha chiesto all’assessore dopo che rappresentanti sindacali (Cgil, Cisl e Uil) in una precedente audizione avevano rimarcato preoccupazioni rispetto al trasferimento in Umbria Salute di alcuni servizi svolti oggi svolti da Umbria Digitale, per la quale la gestione informatica del servizio sanitario – hanno evidenziato – rappresenta il 60 per cento del fatturato.

“Umbria Salute – ha ribadito Barberini – rappresenta l’unico soggetto giuridico in grado di svolgere le funzioni di ‘aggregatore unico regionale’. Quindi accanto alle attività già svolte in campo sanitario, viene prevista una struttura organizzativa divisionale per la gestione delle attività legate al terremoto. Tutto ciò non determina però un ridimensionamento di Umbria Digitale. Si tratta soltanto di separare le funzioni per ogni singola società. Quindi, delle attività che sono propriamente della sanità se ne occupa Umbria Salute, mentre quelle di infrastrutturazione tecnologica, comunicazione e assistenza informatica restano ad Umbria Digitale. Si tratta di una riorganizzazione – ha spiegato Barberini – che ci permette anche di risolvere il tema del registro tumori, dell’epidemiologia che oggi è gestita attraverso diverse aziende. Questo ci permetterà di avere omogeneità di dati e una conoscenza analitica su tutto il territorio regionale”.

Sia la presidente Marini che l’assessore Barberini, nell’annunciare la volontà della Giunta di incontrare comunque a breve le forze sindacali sul tema, hanno assicurato che non ci sarà alcun impatto rispetto al tema occupazionale. Terminata la fase partecipativa, la Commissione inizierà, nella riunione della prossima settimana, l’esame dell’articolato alla presenza della struttura tecnica dell’assessorato e quella legislativa di Palazzo Cesaroni. Verranno prese in considerazione ed approfondite le proposte emerse nel corso delle audizioni, sia in forma verbale che scritta.

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