Romizi bis al via, Arcudi eletto presidente del consiglio comunale

PERUGIA – Al via ufficialmente il Romizi Bis. Insediato il consiglio comunale di Perugia, con l’elezione al primo turno del presidente, Nilo Arcudi.

“Riprende oggi il nostro viaggio, per completare quanto ancora c’è da fare, senza distogliere lo sguardo dal futuro, il pensiero dall’innovazione, il cuore dai deboli, l’ascolto dal bisogno e con la ferma volontà, oggi più che mai, di essere l’amministrazione di tutti i perugini, al di là delle appartenenze, della diversità delle idee, perché non sarà la nostra Perugia, ma la città di tutti. Un ringraziamento di cuore va a tutti coloro mi hanno onorato della loro fiducia per portare a termine quanto già iniziato: a tutti va il mio sincero Viva Perugia!”, ha detto Andrea Romizi.

Vice eletti Lucia Maddoli, della lista civica di Giubilei, e Roberta Ricci, della Lega.

Dopo il giuramento del sindaco, il Consiglio ha dedicato la fase successiva della seduta alle nomine, rispettivamente, del presidente del Consiglio comunale e dei due vice presidenti.

All’esito della discussione sono risultati eletti Nilo Arcudi (Perugia Civica) quale presidente, Roberta Ricci (Lega) e Lucia Maddoli (Idee persone Perugia) quali vice presidenti. Nilo Arcudi ha riportato 22 voti a favore, 9 le schede bianche, due nulle. Roberta Ricci è stata eletta vice presidente vicario con 22 voti a favore, mentre Lucia Maddoli con 9 voti. Due le preferenze per Tizi, proposta dal M5S.

Aprendo il dibattito, prima delle votazione, Francesca Tizi (M5S) ha detto di auspicare, fin dall’elezione del presidente del Consiglio comunale, l’apertura di un dialogo trasparente tra maggioranza ed opposizioni in seno al Consiglio comunale e nelle Istituzioni in genere, nonché una fattiva collaborazione ritenendo che in politica esistano gli avversari ma non certo i nemici.

A parere di Tizi il ruolo dell’opposizione sarà fondamentale per vigilare sul regolare svolgimento della legislatura, ma anche al fine di contribuire al governo della città; pertanto l’idea del M5S è di dar corso ad un’opposizione propositiva con l’obiettivo di favorire il miglioramento della qualità della vita dei perugini; dunque un servizio non solo rivolto al proprio elettorato, ma a tutta la città nell’ottica di una politica viva.

In merito all’elezione del presidente, Tizi ha chiesto di aprire un confronto tra le parti senza imporre scelte calate dall’alto; ciò in quanto il presidente deve essere un soggetto in grado di garantire un ruolo super partes essendo il garante delle Istituzioni.

Il consigliere di Progetto Perugia Francesco Vignaroli, a nome dei gruppi di maggioranza, ha avanzato la candidatura per il ruolo di presidente di Nilo Arcudi. Ciò ritenendo che sia necessaria, per ricoprire questo ruolo, una certa dose di esperienza e di competenza, doti queste possedute da Arcudi in ragione dei ruoli politici già ricoperti in passato nel Comune di Perugia. Inoltre, ha concluso Vignaroli, il percorso politico di Arcudi è garanzia di imparzialità sia per la maggioranza che per l’opposizione.

Ad elezione avvenuta, sedendosi sullo scranno della presidenza, Nilo Arcudi ha pronunciato alcune parole di “insediamento” ringraziando il Consiglio per la fiducia accordatagli.

Il Consiglio comunale, ha segnalato Arcudi, è giustamente considerato dai cittadini di Perugia il luogo del dibattito democratico, nonché quello all’interno del quale vengono assunte le scelte volte alla tutela degli interessi pubblici. Memore di questi principi, il neo presidente si è detto onorato per l’incarico affidatogli in una città che si fregia di una storia millenaria alle spalle. Il compito che, in questo contesto, il Consiglio comunale rinnovato si appresta ad assumere dovrà essere svolto nel rispetto delle normative vigenti, secondo i principi della democrazia, libertà e rispetto.

“Quanto al sottoscritto mi impegnerò fin da subito con umiltà per far sì che il Consiglio comunale sia il luogo del dialogo, un luogo nel quale maggioranza ed opposizione vedano rispettati i propri diritti e prerogative”.

Prima della votazione concernente i vice presidenti, ha preso la parola Giuliano Giubilei. Quest’ultimo ha posto l’accento sull’importante risultato elettorale ottenuto, a suo dire, dalle liste civiche che ne hanno sostenuto la candidatura a sindaco. Proprio per tale ragione ha quindi proposto, quale vice presidente per l’opposizione, il nome di Lucia Maddoli, espressione proprio di tale area civica.

Lorenzo Mattioni (Lega) ha invece proposto, a nome della maggioranza, Roberta Ricci, mentre Maria Cristina Morbello (M5S) ha proposto il nome di Francesca Tizi.

Il sindaco – Dopo aver fornito la lista degli assessori, il sindaco ha inteso formulare alcuni ringraziamenti, rivolti innanzitutto agli assessori uscenti, nonché ai consiglieri uscenti ed agli uffici per l’impegnativa esperienza svolta nei cinque anni della legislatura da poco terminata.

Il principale ringraziamento, tuttavia, è stato rivolto ai cittadini, senza il cui apporto, nel segno del principio della sussidiarietà orizzontale, non vi sarebbero scenari interessanti per Perugia. Proprio per questo motivo Romizi ha lanciato un appello ai cittadini affinché continuino in futuro ad  accompagnare l’Amministrazione lungo il percorso del governo per creare una città sempre più viva.

Non nascondendo una buona dose di emozione, il sindaco ha sottolineato che i cinque anni passati sono stati particolarmente impegnativi, in considerazione delle non facili condizioni in cui l’Amministrazione è stata costretta a lavorare; nonostante ciò si è comunque riusciti a mantenere viva la vicinanza tra l’Istituzione ed i cittadini, confermando con ciò la vitalità di una Perugia che vuole crescere.

Romizi ha sottolineato che il dato elettorale, per la coalizione di centro-destra, è stato molto soddisfacente; tuttavia “non correremo il rischio di sentirci tronfi o superbi, bensì il contrario. Il risultato virtuoso ci responsabilizza ancora di più, mettendoci in discussione giorno dopo giorno con l’obiettivo di dimostrare di essere all’altezza della fiducia ricevuta”.

Il sindaco si è poi scusato con la città per gli inevitabili errori che possono essere stati commessi nel corso della legislatura, assumendo l’impegno di fare ancora e meglio, correggendo dove possibile.

Romizi ha confessato che in città sono in via di realizzazione molte azioni intraprese da tempo; tuttavia permangono alcune problematiche da risolvere. Ecco la ragione per la quale ha rivolto un ulteriore invito a tutti i consiglieri ed assessori di unire le idee, le energie ed i talenti perché di questo Perugia ha bisogno.

“Auspico che possa affermarsi nei prossimi cinque anni un principio di leale collaborazione, senza mai squalificare l’avversario, ma qualificandosi sulle idee che ognuno potrà portare appannaggio della città, perché una città compatta è una città solida, sana e competitiva”.

Alle parole del sindaco è seguito un dibattito, contraddistinto dagli interventi dei consiglieri Bistocchi, Morbello, Giubilei e Cagnoli.

Bistocchi (PD) ha detto che il compito delle Istituzioni è di servire i cittadini e non il contrario. La consigliera ha rivolto poi un auspicio, ossia di poter vedere il sindaco presente in aula in occasione di ogni seduta del Consiglio. Ciò in controtendenza con quanto accaduto – a suo dire – nel corso della passata legislatura contraddistinta da tante occasioni perse e da molte assenze del sindaco. A parere di Bistocchi, la legislatura 2014-2019 è stata caratterizzata da una evidente mancanza di rispetto da parte di sindaco, giunta e maggioranza nei confronti delle opposizioni cui sarebbe stato negato il confronto e dialogo.

Tuttavia Bistocchi ha garantito che il Pd non darà mai adito a strumentalizzazioni, decidendo di dar vita ad un’opposizione seria, rispettosa dei luoghi e dei ruoli.

Proprio sulla scorta di ciò, la rappresentante del Pd ha invitato tutti i consiglieri a rispettare la data del XX giugno, ricorrenza che unisce da sempre i perugini e che non può essere occasione di speculazioni politiche.

Maria Cristina Morbello (M5S) ha precisato che per il Movimento si apre da oggi un ciclo politico nuovo, all’insegna del cambiamento a partire dall’atteggiamento che verrà seguito dalle sue rappresentanti in Consiglio comunale. Un compito di ferma opposizione quando verrà perseguito dall’Amministrazione l’interesse particolare, ma anche collaborativo e propositivo quando verrà perseguito l’interesse pubblico. Il M5S, in questo contesto, darà il proprio contributo per favorire la crescita della città, mostrando spirito di collaborazione, ma anche intransigenza se del caso.

Il candidato a sindaco per il centro-sinistra Giuliano Giubilei ha sottolineato che nel Consiglio comunale sono entrati solamente tre consiglieri espressione delle liste civiche che lo hanno sostenuto; tuttavia quei tre rappresentano una “pattuglia” decisa che ha l’ambizione di svolgere un’opposizione sui temi, corretta, ma anche capace di non fare sconti se necessario. Giubilei ha tenuto a precisare che l’idea di città propria del centro-sinistra è molto diversa da quella perseguita dalla giunta passata e, presumibilmente, da quella appena nominata. La diversità risiede nel fatto che il centro-sinistra ha un’idea ambiziosa di città, che non guarda solo al quotidiano ed al campanilismo, ma è proiettata verso il futuro, ossia verso le future generazioni.

Giubilei ha evidenziato che intende lavorare per favorire il completamento di alcune opere cittadine ormai incompiute da tempo; il riferimento è al mercato coperto, al Turreno ed a San Francesco al Prato spazi di cui la città non può più fare a meno, insieme allo sviluppo di temi come le politiche culturali o quelle di sostegno al lavoro.

Insomma Giubilei ha detto che l’opposizione, pur avendo molteplici anime al suo interno, intende lavorare in modo unitario per favorire la rinascita di una città che sta attraversando un lungo periodo di declino, accentuatosi negli ultimi anni.

A nome dell’intera coalizione di maggioranza, Giacomo Cagnoli (FI) ha innanzitutto manifestato soddisfazione per la compattezza da subito dimostrata dal centro-destra in occasione della elezione del presidente Arcudi, ed ha altresì rimarcato con forza l’importanza del risultato elettorale che ha riconfermato il sindaco Romizi alla guida della città con numeri chiari.

Rispondendo soprattutto alle critiche espresse dalla consigliera Bistocchi, Cagnoli ha tenuto a precisare che le assenze del sindaco durante le sedute consiliari sono sempre state motivate da altri impegni istituzionali  cui ha dovuto necessariamente partecipare per tutelare al meglio gli interessi della città. Ritenendo che il consiglio Comunale sia un organismo autonomo, indipendentemente dalla presenza del sindaco, Cagnoli ha sostenuto che la maggioranza ha il compito di continuare a lavorare per il bene della città, sulla scia di quanto fatto nel corso della passata legislatura, premiando il merito.