Rt Italia scende sotto 1 ma l’Umbria a rischio alto con Rt a 1,05

Scende sotto uno l’Rt medio italiano e la situazione nella gran parte delle regioni italiane è in miglioramento. Così dopo cinque settimane consecutive di aumento l’indice di contagio scende. Venerdì scorso era arrivato a 1,09, oggi è 0,97. E quindi sotto la soglia considerata a rischio. Probabilmente si assiste all’effetto di riduzione dei contagi delle chiusure  del periodo natalizio, quando l’Italia è stata quasi sempre zona rossa, con alcuni giorni arancioni. Ma il rischio resta alto per quattro Regioni, tra cui l’Umbria. Una vera e propria doccia fredda per gli umbri. A pensare che proprio questa mattina, in occasione del consueto briefing settimanale con la stampa, il direttore della Sanità regionale Claudio Dario ha detto che ” per l’Umbria non ci sono segnali di peggioramento”. E’ vero che Dario – molto probabilmente, almeno questo si spera –  si riferiva al rischio di finire in zona rossa ma dal report di oggi da parte dell’Istituto superiore di sanità arrivano brutte notizie. Del resto basta guardare ai dati di oggi per capire che le cose non vanno affatto bene con un tasso di positività del 9,4%, ovvero 305 nuovi casi su 3.228 tamponi analizzati. Insomma per gli esperti nazionali l’Umbria resta a rischio alto di contagio e sono “soltanto” quattro le regioni italiane classificate a rischio alto contro le 11 della settimana scorsa. Questo sta a significare che in una settimana sette regioni sono migliorate tornando sotto la soglia di guardia mentre quattro – compresa l’Umbria –  mantengono un elevato rischio di contagio. Si tratta della Provincia di Bolzano (Rt 1,03), della Sardegna (Rt 0,95), della Sicilia ( rischio alto con molteplici allerte di resilienza e Rt a 1,27) e dell’Umbria (Rt 1,05). E’ bene ricordare che Rt è uno degli indicatori, insieme all’incidenza e alla pressione ospedaliera, che servono a determinare il passaggio di ciascuna Regione da una fascia di colore all’altra. Purtroppo in Umbria l’indice di trasmissibilità del virus si conferma sopra 1, vale a dire sopra la soglia considerata a rischio