San Costanzo, un profumo nella città. Iniziativa della Famiglia Perugina

Perugia – La storica associazione della Famiglia Perugina, anche all’inizio di questo nuovo anno,  si trova nell’impossibilità di organizzare , per come vorrebbero e per come sono abituati a svolgere, l’attività associativa per la quale non vi è ancora un’adeguata modalità alternativa a quella che si riteneva essere l’unica possibile e che oggi tutti abbiamo imparato a definire “in presenza”, come gli incontri tra i soci, condivisione diretta di esprimere conoscenze e proposte.  In questa difficile situazione il Consiglio Direttivo della Famiglia Perugina, di cui presidente Giovanni Brozzetti, è particolarmente dispiaciuto di dover rinunciare, per la prima volta in sessantatre anni, all’appuntamento più tradizionale dell’associazione, non che della città : la festa in onore del patrono San Costanzo, dove era di consueto organizzare il famoso pranzo sociale accompagnato da momenti di intrattenimento e gioco.  Quest’anno non sarà possibile riunire tante persone e del resto la prudenza deve essere massima da parte di tutti.  Però, siccome il giorno di San Costanzo non può passare del tutto inosservato per i perugini, che siano di nascita che adottivi, l’associazione della Famiglia Perugina ha proposto di onorare il giorno della festa del 29 gennaio, a partire dalle ore 10 attraverso la pagina facebook e di youtube ( digitando “Famiglia Perugina”),  sarà possibile seguire la conversazione con Silvia Buitoni ( cuoca per diletto e narratrice per passione) e Renzo Zuccherini dove si parlerà del torcolo  “San Costanzo, un profumo nella città”, ricordi che che evocano il suo profumo ed il suo sapore, sulle tradizioni legate alla figura del santo più amato dai perugini. Il filmato rimarrà on line e potrà essere sempre consultato anche in futuro.  A proposito di tradizioni; si suggerisce una passeggiata alla bella chiesa di San Costanzo per entrarvi e soffermarsi un attimo davanti all’immagine del Santo… magari fa l’occhietto e ciascuno interpreterà come vorrà l’auspicio.