Scuole d’infanzia, comuni umbri in ordine sparso senza una regia regionale. Famiglie nel caos

Dopo che il Tar dell’Umbria ha sospeso la chiusura dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, per bambini fino a 36 mesi d’età,  accogliendo un ricorso contro l’ordinanza della Regione , la situazione si è fatta ancora più caotica. Da una parte  c’è la giunta regionale che ha deciso di ricorrere contro il provvedimento del Tar al Consiglio di Stato, anche se la decisione del tribunale amministrativo umbro resta efficace fino all’esito del ricorso. Dall’altra parte c’è una specie di tana libera tutti con i Comuni che marciano in ordine sparso. Purtroppo è una situazione che ormai si ripete puntualmente, senza una vera e propria regia della Regione. Il Sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini,  ha firmato la proroga dell’ordinanza che sospende tutte le attività in presenza all’interno delle scuole fino al 21 febbraio. Anche il Sindaco di Umbertide , Luca Carizia,  ha disposto la chiusura fino al 21 febbraio di nidi e scuole dell’infanzia sull’intero territorio comunale. A Marsciano il Sindaco Francesca Mele ha disposto , fino al 21 febbraio,  la sospensione dei servizi educativi in presenza  dei nidi, sia pubblici che privati,  e della scuola dell’infanzia,  sia statale  che paritaria. Al pari di quanto accade per le scuole elementari, medie e superiori. A Città di Castello il Sindaco Luciano Bacchetta ha spiegato che ” il Comune provvederà lunedì e martedì alla sanificazione dei locali relativi agli asili nido e scuole dell’ infanzia in attesa del perfezionamento  degli atti amministrativi necessari”. A Gubbio da oggi riaprono, invece, materne e nidi , sia pubblici che privati. ” La chiusura non appoggiata da evidenze epidemiologiche era quantomeno un azzardo”, ha osservato il Sindaco Filippo Stirati. A Norcia i servizi per la fascia d’età 0-6 come l’asilo nido  comunale ” Lo Scoiattolo” e la scuola dell’infanzia,  riapriranno mercoledì 17 febbraio. Anche a Spoleto mercoledì 17 febbraio è prevista la riapertura di tutti i servizi socio educativi pubblici  e privati per la prima infanzia  e di tutte le scuole d’infanzia. É quanto ha disposto il Sindaco Umberto De Augustinis, oggi santificazione in tutti i plessi. ” A seguito del decreto del Tar dell’Umbria che sospende l’ordinanza regionale  di chiusura di nidi e infanzia,  l’amministrazione comunale di Perugia,  ha deciso di non riaprire le strutture socio educativi per l’infanzia e assumere un provvedimento volto a tutelare la salute della comunità “. Lo riferisce una nota del Comune di Perugia.  Nel capoluogo di Regione quindi i servizi educativi per l’infanzia resteranno chiusi fino al 21 febbraio.  ” Le ragioni alla base della non riapertura – sostiene il Comune di Perugia – che verranno annunciate in un’ordinanza sindacale  in fase di elaborazione, confermano che allo stato attuale non ci sono le condizioni sanitarie e di sicurezza tali da consentire la riapertura delle strutture”. L’amministrazione comunale di Palazzo dei Priori afferma che ” pur consapevole dei disagi per le famiglie ritiene necessario anzitutto tutelare la salute pubblica della cittadinanza”.