Sei decessi e più ricoveri, altri 332 nuovi casi: salgono i contagi. L’ Umbria resta sopra la soglia critica

Nuovi casi in poche ore, sale la pressione sugli ospedali, altri sei decessi e tasso di positività che si mantiene alto. E’ questo il quadro che ci viene consegnato oggi – sabato 23 gennaio 2021 – dal bollettino regionale sull’andamento della curva epidemiologica in Umbria. Preoccupa la situazione umbra, che insieme a quella di altre tre regione viene definita a ” rischio alto”. Nelle ultime 24 ore ci sono stati 332 nuovi casi Covid su 3.476 tamponi eseguiti, per un tasso di positività dell’ 8,86%, più o meno come ieri che è stato del 9,4%. Purtroppo c’è un altro dato che allarma gli esperti: rispetto a ieri ci sono stati 11 ricoveri in più ,con due malati in più nelle terapie intensive. Sono, infatti, 338 i pazienti Covid ricoverati negli ospedali umbri (+11), di cui 46 (+2) in terapia intensiva. Altra notizia negativa: nelle ultime 24 ore ci sono stati 6 decessi, relativi ai territori di Perugia (3), Magione, Tuoro sul Trasimeno e Terni. Il totale delle vittime sale 732. Gli attualmente positivi in Umbria sono più di 5.ooo, esattamente 5.089. Così dopo più di un mese i positivi superano la soglia critica dei 5.000.  Le guarigioni sono state 177. Boom di positivi a Perugia (137),  Torgiano (10), Foligno (15) e Corciano (14).

I NUOVI CASI POSITIVI – Sono 332 su 3.476 tamponi eseguiti e riguardano i seguenti Comuni umbri:  Perugia 137, Terni 16 , Foligno 15, Corciano 14 , Deruta 12 , Gubbio 11, Torgiano 10, Marsciano 9 , Fratta Todina 8 , persone residenti fuori regione 8 , Assisi 7 , Bettona 6 , Castiglione del Lago 6 , Città della Pieve 5 , Città di Castello 5 , Umbertide 5 , Cannara 4 , Gualdo Tadino 4 , Magione 4 , Amelia 3 , Collazzone 3, Nocera Umbra 3 , Spello 3 , Bastia Umbra 2 , Bevagna 2 ,  Montegabbione 2 , Montone 2 , Norcia 2 , Spoleto 2 , Trevi 2 ,  1  Attigliano, Baschi, Calvi dell’Umbria, Campello sul Clitunno, Gualdo Cattaneo, Massa Martana, Montefalco, Narni, Orvieto, Otricoli, Panicale, Passignano sul Trasimeno, San Gemini, San Venanzo, Sigillo, San Giustino, Todi e Valfabbrica.

Anche il quadro di oggi conferma che l’Umbria resta sopra la soglia critica, per questo il Comitato tecnico scientifico considera la nostra Regione ” ad alto rischio”. Per ora poche luci e molte ombre, in un contesto in cui l’impatto sui servizi assistenziali rimane alto. Del resto nelle ultime 24 ore in Umbria ci sono stati ben undici ricoveri in più negli Ospedali con due pazienti in più trasferiti in rianimazione.  Proprio il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva, superiore alla soglia critica del 30%, rappresenta – insieme all’indice Rt –  uno degli elementi presi in esame  dall’Istituto superiore di sanità per le decisioni sul cambiamento di colore delle Regioni. La verità è che non siamo affatto in una situazione tranquilla. L’inverno è ancora lungo e la stagione favorisce il contagio nei luoghi chiusi. In un contesto come quello umbro è decisiva la tempestività degli interventi. C’è necessità di intervenire quanto più precocemente possibile, già ai primi segnali di aumento dell’incidenza. Senza provvedimenti tempestivi e rigidi la salita dei casi è scontata.