Sprechi della politica, Palazzo Cesaroni aggiunge un posto a tavola: una commissione in più da 363 mila euro
Il tema dei costi della politica ha animato per anni il dibattito pubblico, ritagliandosi un ampio spazio mediatico. Dibattito molto acceso anche in Umbria, soprattutto per quanto riguarda le spese della Regione. A tutti gli amministratori, soprattutto a quelli regionali, è chiesto uno sforzo, perché se si vogliono ridurre gli sprechi nella spesa pubblica non si possono escludere quelli di cui beneficiano i decisori. A Palazzo Cesaroni, sede dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, sarebbe in corso una retromarcia proprio sul tema dei costi. In che modo ? Con una proposta di legge presentata dal centrosinistra che prevede l’impiego di 363 mila euro per istituire una Commissione speciale. La considerazione che viene spontanea è questa: la legislatura è appena iniziata e come primo atto i nuovi consiglieri non trovano niente di meglio da fare che mettere in piedi un’altra commissione. Una iniziativa, denuncia l’opposizione, “per creare nuove poltrone utili a saziare gli appetiti della sinistra e risolvere le beghe interne al Pd, con la sponda favorevole di un M5s molto distante da quello della ‘scatoletta di tonno’ che si stracciava le vesti contro i ‘poltronari’ e lo spreco di soldi dei cittadini”. La Commissione speciale che si vuole istituire presume attività di indagine, monitoraggio e audizione sull’attuazione del Pnrr, “missione 6: salute”. Competenze che sono proprie della Terza Commissione permanente, che da questa nuova proposta di legge – aggiunge la minoranza – risulterebbe, di fatto, depotenziata. Effettivamente è così: salute, sociale e istruzione sono le tre principali materie di cui si occupa la Terza Commissione di Palazzo Cesaroni. Una idea strampalata quella della maggioranza, sia sul piano politico che istituzionale. La salute degli umbri non trarrà alcun giovamento da una ulteriore commissione mentre il bilancio dell’Assemblea legislativa “butterà via” quasi quattrocentomila euro. Creando tra l’altro una sovrapposizione tra le due commissioni con il rischio confusione. Oltretutto, così afferma la minoranza, sarebbe prevista una ulteriore retribuzione per i consiglieri membri e le strutture di supporto. “A pagarne le conseguenze saranno le tasche dei cittadini umbri”, denuncia ancora l’opposizione. Come dargli torto ?