Stupro nella piscina di Ponte San Giovanni: resta in carcere il 24enne
L’accusa regge e l’indagato resta in carcere. Per il Gip del Tribunale di Perugia, Elisabetta Massini, il 24enne originario di Norcia ma residente a Perugia non può essere rimesso in libertà. Restano intatte le esigenze cautelari anche perché la versione fornita dall’indagato non viene considerata credibile. Il giovane, infatti, ha riferito di aver avuto un rapporto sessuale consenziente con la ragazza alla sagra di Ponte Pattoli e di non essere stato presente alla piscina di Ponte San Giovanni quella notte. Tesi sostenuta dalla difesa del ventiquattrenne ma ritenuta poco credibile dall’accusa. ” La circostanza che non siano stati individuati elementi per ritenere la presenza dell’area della piscina è solo parzialmente esatta”, scrive il Gip Massini. L’assenza della prova della presenza del cellulare del giovane in piscina è “ininfluente” per il giudice. “La circostanza – scrive il Gip – induce a ritenere che l’indagato abbia spento il telefono o abbia avuto con se un’utenza diversa, il punto non appare irragionevole posto che nei diversi atti redatti a suo carico risultano tre utenze diverse a suo nome”. C’è poi un’altra circostanza importante per l’accusa: tutte le persone sentite dagli investigatori hanno riferito di non aver visto la vittima in compagnia dell’indagato alla sagra di Ponte Pattoli. Nel frattempo i legali del ventiquattrenne, Vincenzo Bochicchio e Andrea Ulivucci, annunciano il ricorso al Tribunale del Riesame.