Vaccini, i sindaci in campo per l’obbligatorietà: “Bene la Regione, noi in campo con le ordinanze”

PERUGIA – Dopo la Regione, scendono in campo anche i sindaci del centrosinistra con l’obiettivo di contrastare la decisione del Governo di togliere l’obbligatorietà vaccinale. Lo fanno prendendo in considerazione la possibilità di eventuali ordinanze. “I sindaci del PD e del centro sinistra dell’ Umbria – dicono in una nota – esprimono tutta la loro preoccupazione per il passo indietro che la maggioranza parlamentare ha imposto, approvando l’ emendamento lega/5 stelle, in tema di obbligo vaccinale. Dopo che già una circolare ministeriale dello scorso luglio aveva generato non poca confusione con la bizzarra idea dell’ autocertificazione”. 

“Lo stesso Ministro ora parla di “obbligo flessibile” (che vuol dire?) e di bambini che non possono vaccinarsi “reclusi” solo in alcune classi. Siamo tra il nulla e l’improvvisazione. Quanto accaduto (e sta accadendo) è molto grave per le sue possibili conseguenze sulla salute dei bambini e per la serenità delle nostre comunità.  Ognuno di noi, consapevole del proprio ruolo di autorità sanitaria sul territorio, condivide la necessità di approfondire, insieme alla Regione, uno studio sugli interventi possibili a tutela della salute pubblica e per contrastare, con ancora maggior vigore, visioni antiscientifiche strumentalizzate sul piano politico ma prive di ogni riscontro”. 

“Valuteremo la possibilità di emettere apposite ordinanze per ripristinare la corretta applicazione della legge sulla vaccinazione obbligatoria visti anche i suoi risultati positivi. Allo stesso tempo condividiamo in pieno le ferme e giuste posizioni dell’assessore regionale alla sanità Luca Barberini e della Presidente Marini e la loro intenzione di  avviare, da subito, l’ iter di approvazione, per gli stessi obiettivi, di una specifica legge regionale.  Sosteniamo con forza questo intendimento e sollecitiamo a concretizzarlo nel più breve tempo possibile”.

 

 

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