Iniezione unica per aumentare il numero delle persone protette. L’Umbria riduce le scorte di AstraZeneca
La dose unica non è più un problema. In queste ore si sta discutendo molto sulla somministrazione di una singola dose di vaccino. Il modello è quello di Israele e Regno Unito , dove la dose singola ha consentito di aumentare il numero delle persone protette, anche se con uno schermo un po’ meno efficace. Anche l’ Umbria si sta avviando su questa strada così come la Lombardia sta per chiedere al governo di allungare i tempi tra le due iniezioni mentre il governatore del Veneto Zaia chiede una risposta alla comunità scientifica. La questione riguarda soprattutto Pfizer e Moderna, che in Italia hanno il richiamo dopo tre settimane. Molto meno AstraZeneca che già ora prevede la seconda iniezione dopo almeno tre mesi. Mentre per chi dal Covid è guarito l’utilizzo di una sola dose sembra sicuro. Anche per questo il Comitato operativo dell’Umbria ha deciso di ridurre la scorta del vaccino AstraZeneca dal 50% al 30%, per avviare subito la vaccinazione di tutto il personale scolastico e delle forze dell’ordine. Questo perché i tempi per somministrare la seconda dose sono ” abbastanza lunghi” e quindi si può aspettare di rifornire le scorte senza compromettere il secondo vaccino.