Scomparsa Cardarelli, il ricordo di Ricci (Rp): “Grande eredità dalla sua opera”

SPOLETO – “Stamattina quando ho appreso, costernato, della scomparsa di Fabrizio Cardarelli, Sindaco di Spoleto, ho avuto la sensazione di aver perso una parte della mia storia”. Così il consigliere regionale Claudio Ricci (RP-già sindaco di Assisi) che aggiunge; “Fra Sindaci, in carica o emeriti, si creano vincoli di stima e amicizia che vanno molto oltre. Oltre la politica e i differenti territori. Forse è il ruolo, così difficile, vicino a persone e attività, in momenti complessi, spesso soli fra i tanti problemi e le poche risorse per risolverli. Ci si sente parte di un ‘corpo istituzionale’, in ‘prima linea’, al servizio delle comunità locali. Così quando un sindaco, un autentico amico con il quale avevo condiviso esperienze e la sua proposizione a Sindaco di Spoleto nel 2014 ‘sino all’ultimo palco in piazza’”.

Ricci ricorda che “sempre e in ogni momento il rapporto tra noi era improntato ad affetto e stima reciproca. Fra i ricordi ne estraggo uno: quel pomeriggio, nella primavera del 2014, al Teatro Menotti con il quale discutemmo, dei progetti culturali per Spoleto in sinergia con Assisi (il ‘patto di amicizia’ venne stipulato nel 2015).  Spoleto con il Festival e Assisi nel nome di Francesco e Giotto sono due luoghi ‘Patrimonio dell’Umanità’ dell’Umbria a livello internazionale. Vorrei rivolgere sentimenti di vicinanza alla famiglia e ai suoi collaboratori di Giunta e al Consiglio Comunale. Ci ha lasciato una “ampia eredità di valori” – conclude Ricci – abbiamo imparato da Fabrizio che il ‘fare’ è un atto di credibilità quando si svolge con concretezza, senso trascendente del dovere e con quella sobrietà umanistica che è lo spirito di coloro i quali sono destinati a rimanere, nei nostri ricordi e nei nostri cuori, per sempre”.

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