Terni, mancano le mascherine: i sindacati non ci stanno

TERNI – A Terni è guerra di mascherine. Il sindaco Latini le obbliga, ma non ci sono per tutti. E così scatta la protesta. I sindacati insorgono: “L’ordinanza del comune di Terni – dicono – che impone l’obbligo di utilizzo delle mascherine, se da una parte è un atto importante nel tentare di tutelare la salute pubblica, dall’altro rappresenta l’ennesima scelta non condivisa con le parti sociali né inserita in una programmazione condivisa a livello territoriale, fatto che, come ha sottolineato la stessa presidente della Regione, Donatella Tesei, sta generando molte difficoltà e problematiche per i cittadini della provincia”.

“Come Cgil Cisl e Uil, insieme ai sindacati dei pensionati di Terni, crediamo che sarebbe stato opportuno prima fornire le mascherine a tutti i cittadini e poi eventualmente emettere l’ordinanza. Ci sentiamo in obbligo di evidenziare questo perché è sotto gli occhi di tutti la difficoltà, ancora oggi persistente, nel reperire le mascherine che tra le altre cose vengono vendute a prezzi diversi dai vari distributori. È giusto avere il massimo dell’attenzione verso le fasce più anziane e disagiate del nostro territorio che. oltre ad avere difficoltà di mobilità. spesso non sono nelle condizioni di poter sopportare una spesa strutturata nel tempo. In queste ore ci sono stati segnalati assembramenti in più di una farmacia, nella maggior parte dei casi per ritirare mascherine la cui efficacia sembra non essere del tutto adeguata per l’utilizzo indicato. Crediamo che l’emergenza sanitaria vada affrontata seriamente e collettivamente, come già abbiamo avuto modo di poter esplicitare, con provvedimenti responsabili e autorevoli e non di mera facciata politica”.