A Seatlle inaugurata ‘Piazza Perugia’
PERUGIA – Con il taglio del nastro che ha inaugurato la nuova “Piazza Perugia” a Seattle, si sono ricucite le relazioni di amicizia e di cooperazione tra il capoluogo umbro e la città smeraldo, patria della tecnologia americana. Gemellaggio riuscito. «Siamo vecchi amici e questa intitolazione della piazza non può che confermarlo» spiega l’assessore Michele Fioroni in visita istituzionale nella città della tecnologia. A causa dell’omicidio di Meredith Kercher avvenuto nel 2010 in cui è stata accusata una cittadina di Seattle, Amanda Knox, poi assolta definitivamente in Cassazione, i rapporti tra le due città si erano incrinati. La ricucitura delle relazioni è avvenuta anche grazie a un lavoro diplomatico portato avanti in questi anni dal Comitato di gemellaggio Seattle – Perugia Sister City Association. E a seguire, grazie al supporto di Umbria Cuscinetti, che ha una sua sede proprio nello stato di Washington e dall’Antica Deruta di Giorgio Moretti, che ha curato l’allestimento del parco dove si trova la piazza con preziose maioliche artistiche, è stato possibile intitolare uno spazio aperto a Perugia, in un’area privata donata alla città, che servirà anche per promuovere l’Umbria. Dopo l’inaugurazione, l’assessore Fioroni ha avuto una serie di incontri per presentare la il capoluogo umbro con le sue caratteristiche storiche, culturali e innovative. A seguito di incontri con le principali cariche istituzionali, Fioroni si è recato nella sede di Microsoft presso il quartier generale di Redomnd dove ha illustrato il progetto della Perugia ultradigitale e dove verranno valutate possibili ipotesi di collaborazione con il gigante statunitense dell’informatica tracciando i sentieri di sviluppo sul piano tecnologico della città. Ha poi fatto visita nella Trade Development Alliance of Greater Seattle, un ente che riunisce tutte le camere di Commercio dell’area, nell’ambito del quale sono state illustrate le opportunità offerte dal territorio del Comune di Perugia e valutati possibili ambiti di collaborazione tra le imprese dei reciproci tenitori. E infine, da buon professore universitario, non ha potuto tralasciare il mondo accademico, recandosi prima alla Alters School of Business – Seattle University, dove ha avuto modo di avere uno scambio di vedute con i colleghi del dipartimento di marketing, cui ha illustrato brevemente le dinamiche del consumatore italiano e dei fattori di competitività del made in Italy, e in un secondo momento ha fatto visita alla Evans School of Public Policy, della Washington University, quarta Univeristà del paese come prestigio nell’ambito delle discipline della Pubblica Amministrazione, dove ha avuto modo di confrontarsi con il professor Scott Fritzen.