Aeroporto San Francesco, nuove rotte per Amsterdam, Berlino e Marrakech

PERUGIA – Un 2016 di consolidamento e un 2017 di rilancio. E’ questo il quadro tracciato dai vertici di Sase, ascoltati a Palazzo Cesaroni in una audizione davanti alla Prima e alla Seconda commissione. Di fronte ai consiglieri regionali il presidente Ernesto Cesaretti e il direttore Piervittorio Farabbi. Il 2016 per lo scalo umbro si è chiuso con un debito di 400mila euro, contro gli 800mila de 2015. L’appello che Cesaretti e Farabbi hanno lanciato però da Palazzo Cesaroni è stato uno, rivolto agli interlocutori istituzionali: “Ci aspettiamo che i soci sostenitori mantengano quello che hanno promesso e cioè gli investimenti di Fondazione Carisp, Camera di Commercio e Regione, per un totale di 9 milioni di tre anni”.

Si sta poi lavorando al rilancio, grazie ai contatti con una compagnia maltese che dovrebbe lasciare a Perugia un aereo fisso con rotte su Amsterdam, Berlino e Marrakech. Un aereo di base dunque che, se confermati tutti gli investimenti, potrebbe portare fino a 500mila passeggeri in più. Progetti importanti sono anche quelli che vedranno l’Umbria collegarsi alla Russia. Il 25 marzo infatti 30 tour operator russi visiteranno il territorio umbro, atterrando proprio all’aeroporto San Francesco. Il tutto con l’obiettivo di sviluppare un business per il turismo russo.

Farabbi si è concentrato sulla visione interna e ha parlato dell’ottimizzazione delle risorse umane, 40 dipendenti totali. Nel passato buono il bilancio delle rotte attivate su Catania, dove sarà presentata la destinazione Umbria con un evento specifico. Incrementati anche i passeggeri su Londra, cresciuti di tremila unità. Bene anche il volo su Tirana.

Sollecitato dal presidente della Prima commissione Andrea Smacchi, Cesaretti ha chiarito anche la situazione relativamente al bando per i privati: “Mi auguro che l’interesse ci sia – ha detto – dobbiamo però prima arrivare al pareggio di bilancio, rendendo lo scalo appetibile”.

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