Agricoltura, danni da cinghiali, interventi dopo 12 ore
“Abbiamo voluto dare una risposta rapida alle preoccupazioni ed alle istanze che il mondo agricolo ci ha posto in queste settimane, visto il proliferare abnorme della presenza di cinghiali nel territorio regionale che sta causando danni ingenti ed insostenibili alle coltivazioni agricole”.
L’assessore regionale alle politiche agricole ed alla caccia, Fernanda Cecchini, annuncia così l’approvazione da parte della Giunta regionale di una sua proposta di provvedimento urgente per il contenimento dei cinghiali. “Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto sollecitazioni dalle associazioni degli agricoltori e da tantissimi coltivatori che ci hanno rappresentato anomali spostamenti dei branchi di cinghiali, causati anche dalla perdurante ed eccezionale siccità che sta interessando la nostra Regione. Questo fatto, documentato anche dal Rapporto sull’emergenza idrica 2017 redatto dal Servizio Risorse Idriche e rischio idraulico della Direzione Regionale Governo del Territorio e Paesaggio, Protezione Civile, Infrastrutture e Mobilità, tra l’altro, oltre a causare danni alle colture, aumentano il rischio, già elevato, di una maggiore sinistrosità stradale. E’ evidente dunque che questa situazione riveste carattere di estrema urgenza e di assoluta necessità per cui è indispensabile cercare di arginare, per quanto possibile, questo fenomeno.
Le misure approvate – ha proseguito l’assessore Cecchini – prevedono la riduzione da 48 a 12 ore del termine per l’attivazione degli interventi, trascorso il quale i proprietari o i conduttori dei fondi interessati possono intervenire direttamente e che, per gli interventi programmati e d’urgenza, anche nelle ore notturne sia sufficiente la presenza di un solo addetto alla vigilanza. Questi interventi urgenti vengono effettuati nell’ambito delle attività previste dal Piano di contenimento della specie cinghiale ed ai sensi della Legge regionale 14 del 1994. Queste norme straordinarie ed urgenti, visto che la presenza del cinghiale dovrebbe subire un ulteriore contenimento con l’apertura della stagione venatoria, saranno efficaci esclusivamente fino al 30 settembre 2017.
Nel frattempo – ha assicurato l’assessore Cecchini – proseguiremo anche il lavoro ordinario che riguarda l’aggiornamento della legge regionale sulla caccia e sul funzionamento degli Ambiti Territoriali. E’ evidente infatti che queste problematiche incidono profondamente sul tessuto agricolo ed economico della nostra Regione e, siccome per noi l’economia produttiva ed il lavoro sono prioritari rispetto ad ogni altro interesse, sia pure legittimo, siamo determinati a mettere in campo tutte le misure necessarie chiedendo la collaborazione attiva dei soggetti coinvolti, dagli Ambiti territoriali di caccia alle associazioni venatorie ed agricole ed ai Corpi dello Stato preposti”.