Al via domani la stagione dei saldi anche in Umbria ma già diversi negozi praticano gli sconti

Saldi ai nastri di partenza in Umbria anche se da giorni diversi negozi già praticano gli sconti per la clientela. Da domani comunque scatteranno ufficialmente i saldi invernali anche nella nostra regione, dopo Basilicata, Campania, Sicilia e Valle d’Aosta in cui le vendite sono partite ieri. Per i negozianti, specie quelli dell’abbigliamento, che a causa di una stagione un po’ troppo calda hanno sofferto un po’, potrebbe essere l’occasione per riequilibrare gli affari.
Il Codacons prevede che una famiglia su due farà acquisti durante i saldi.
In base all’indagine sulla propensione all’acquisto durante i saldi realizzata dal Codacons, emerge una leggera crescita nel numero di famiglie che deciderà di approfittare degli sconti per fare qualche acquisto (il 45%) ma il budget resterà sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno, intorno ai 184 euro a famiglia. “I cittadini – spiega il Presidente di Codacons Carlo Rienzi – arrivano all’avvio degli sconti di fine stagione col portafogli già svuotato dalle spese per le feste natalizie e di fine anno. E’ quanto mai necessario rivedere totalmente la politica degli sconti di fine stagione, liberalizzando il settore e lasciando maggiore libertà di scelta ai commercianti”.
Più o meno sulla stessa linea anche la Confcommercio che prevede per ogni famiglia una spesa di 346 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento, calzature e accessori (il 3% in più rispetto all’anno scorso), per un valore complessivo di 5,4 miliardi di euro e un incremento medio del 3% rispetto ai saldi invernali dello scorso anno.
“Siamo sempre più determinati a chiedere lo spostamento dei prossimi saldi ad effettiva fine stagione – ha detto Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio – almeno a fine gennaio, scelta confermata da circa l’80% delle aziende del settore”.
Sul tema della tutela dei consumatori, invece, fa una sottolineatura il presidente di Confcommercio Umbria Aldo Amoni: “Ad ogni appuntamento con i saldi dobbiamo leggere i soliti richiami a fare attenzione alla correttezza dei comportamenti dei commercianti e alla qualità delle merci messe a saldo. Richiami superati abbondantemente dalla realtà delle cose e dalla evoluzione del mercato. In primo luogo i consumatori il più delle volte hanno individuato prima dei saldi i prodotti di loro interesse, e quindi sono assolutamente in grado di verificare l’effettività dello sconto e la qualità della merce. Nella maggior parte dei casi, inoltre si rivolgono a negozi ‘di fiducia’, con cui hanno un rapporto continuativo: figuriamoci se i commercianti, ormai allo stremo dopo tanti anni di crisi, hanno interesse a comportarsi scorrettamente con loro! Anzi, è proprio attraverso i saldi che cercano ulteriormente di fidelizzarli. Infine, ma importantissimo, il peso di internet e dei social media: oggi – conclude Amoni – tutti possono controllare tutto sul web, anche la stagionalità dei capi, e se non sono soddisfatti possono testimoniarlo sui social. Certamente se si acquistano capi a prezzi “da bancarella”, si sa già in partenza quello che ci si può attendere”.

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