Alta velocità e migliori collegamenti, ecco il Piano regionale dei trasporti 2014-2024
PERUGIA – Passa con i 13 voti favorevoli della maggioranza e le 6 astensioni dell’opposizione il Piano regionale dei trasporti 2014 – 2024. Il documento programma lo sviluppo infrastrutturale dei prossimi anni ed è il frutto di un approfondito lavoro di studio e di partecipazione portato avanti dalla Seconda commissione consiliare.
Per quanto attiene alla modalità aerea si punterà al miglioramento dell’accessibilità ferroviaria all’aeroporto di Roma Fiumicino, ad affermare il ruolo dell’aeroporto ‘San Francesco’ all’interno del bacino ‘Centro Italia’ sia come scalo per il traffico turistico e business, sia come scalo sussidiario rispetto al sistema aeroportuale di Roma per il traffico low cost. Il tema dell’alta velocità è al centro della programmazione in materia ferroviaria. L’idea è il miglioramento dell’accessibilità alla rete Alta velocità da parte del bacino centro-settentrionale dell’Umbria, attraverso la realizzazione di una fermata nel tratto Roma-Firenze a sud di Arezzo. Tra gli altri obiettivi previsti nel documento, il collegamento ferroviario verso il nodo Alta velocità di Roma; l’accessibilità all’aeroporto ‘San Francesco’ da parte del bacino regionale da e per Roma/Firenze; l’accessibilità verso l’hub aeroportuale di Roma Fiumicino.
Per quanto riguarda il trasporto regionale, ogni giorno circa 18mila passeggeri salgono in treno in una delle 161 stazioni umbre. Ma il 92 per cento del traffico viene assorbito da 32 di esse. L’obiettivo è quello di “far risalire la domanda, consolidare il traffico mettendo a sistema le tratte, integrando i servizi con metrobus sostitutivo, ad orario integrato, utilizzabile con lo stesso abbonamento”. In merito alla modalità stradale si punta a migliorare l’accessibilità alle reti centrali trans-europee di trasporto terrestri e marittima; migliorare le caratteristiche prestazionali e di sicurezza della rete stradale di interesse nazionale; affermare il ruolo della ‘Piattaforma Logistica Umbra’ come sistema a servizio di tutto il bacino del Centro Italia; garantire adeguati livelli di fluidità e di sicurezza della viabilità primaria in corrispondenza del nodo di Perugia.
Il dibattito in aula è stato lungo, contrassegnato dalle relazioni di maggioranza e opposizione (Giuseppe Biancarelli, Claudio Ricci e Andrea Liberati). “Il piano va attuato perché il sistema dei collegamenti nella nostra Regione è da terzo mondo”, ha tuonato Squarta (Fdi). Brega (Pd) si è soffermato su alcune specifiche priorità, come la necessità di “ridare ruolo e forza al Tacito e risolvere il problema del raddoppio Spoleto – Terni” mentre Nevi (Fi) ha attaccato “la politica fallimentare del centro sinistra negli anni scorsi, ora – ha detto – affidiamoci ai privati competenti per avere un trasporto pubblico decente”. “Il piano completa un enorme lavoro di riorganizzazione iniziato con l’azienda unica e proseguito con la legge sul trasporto”, ha detto Rometti (Socialisti). Per Smacchi (Pd) il Piano dei trasporti “raccoglie una sfida importantissima: riorganizzare e investire in una mobilità efficiente e connessa alla rete nazionale e europea”. Smacchi ha sottolineato anche la necessità di un passaggio “che dia prospettiva e speranza a un territorio che dieci anni fa non è stato preso in considerazione, quello dell’alto Chiascio e dell’Eugubino gualdese”.
Passaggio che c’è stato con un emendamento, poi trasformato in ordine del giorno, che nel confermare la priorità del raddoppio e potenziamento della tratta ferroviaria Alta velocità Orte-Falconara e prendendo atto che il Prt include già l’asse strategico in variante, per le aree Eugubino-Gualdese sino all’aeroporto di Perugia”, impegna la Giunta regionale a considerare tale asse “strategico e non solo dal punto di vista ferroviario, procedendo all’elaborazione di uno studio di fattibilità”.
Entrano nel piano, nello scenario evolutivo 2024 – 2030, la realizzazione dello svincolo di Nocera Umbra nord all’altezza della zona industriale Casilini; il completamento del traforo del Cornello che collega la zona industriale di Nocera Umbra con l’alta valle del Potenza in territorio marchigiano; la variante di San Secondo nel comune di Città di Castello che collega il bivio di Falerno con via Eugenio Curiel; il quarto, approvato con 19 sì e 2 astenuti, riguarda la variante di Lerchi nel comune di Città di Castello che collega la zona artigianale con i vocaboli di Casenuove e di Fondi. Approvati anche diversi ordini del giorno. Con questi si impegna la giunta regionale ad intervenire “quanto prima e con ogni mezzo a disposizione” per ripristinare la ex-Fcu nei tratti attualmente interessati da lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria”. I consiglieri Eros Brega, Andrea Smacchi e Marco Vinicio Guasticchi (PD), Claudio Ricci e Sergio De Vincenzi (RP), Marco Squarta (FDI), Maria Grazia Carbonari e Andrea Liberati (M5S), Giuseppe Biancarelli (UPU), Raffaele Nevi (FI), Emanuele Fiorini (LN) hanno proposto un documento “a sostegno dei cittadini e pendolari dei territori locali e regionali, finalizzato al miglioramento del percorso e dei tempi di percorrenza del treno Ict (Tacito). Si chiede l’impegno della Giunta regionale a mettere in atto “tutte le azioni necessarie a tale fine, nei confronti dei vertici aziendali e del Ministero delle Infrastrutture e trasporti, coinvolgendo i parlamentari umbri e riferendo all’Assemblea legislativa, entro il mese di gennaio 2016, sugli esiti delle iniziative intraprese”. Votazione approvato all’unanimità. Squarta e Nevi hanno proposto un documento che impegno la giunta ad un tavolo tecnico finalizzato alla rimodulazione dei fondi sul piano trasporti. L’ultimo ordine del giorno approvato è stato quello relativo alla variante eugubina.