Antenna di Padule, Stirati si difende davanti ai cittadini. Il comitato: “La politica ha fallito”

GUBBIO – La battaglia dei cittadini contro l’antenna di Padule continua. Lunedì nuova assemblea pubblica, questa volta alla presenza del sindaco Filippo Stirati e di diversi consiglieri comunali, di maggioranza e opposizione. Incontro a tratti agitato, ma che è servito a provare a fare ulteriore chiarezza, alla luce dello stallo sulla vicenda. L’antenna infatti è stata alzata, nonostante l’ordinanza del sindaco, sospesa dal Tar, avesse provato a fermare l’opera.

Il primo cittadino ha ripercorso per l’ennesima volta la questione, ammettendo che molti documenti sono al vaglio degli uffici e che “chi ha sbagliato pagherà”. Ai cittadini però la “linea difensiva” del sindaco non è piaciuta e sono intenzionati a rivolgersi alla magistratura ordinaria. L’allarme più grande è arrivato dal fatto che Stirati abbia parlato di nuove richieste di antenne: una a Semonte e due aree wi fi a Padule e Ghigiano. I cittadini del comitato “No antenna” hanno rinnovato la loro posizione, già espressa in una nota alla vigilia dell’appuntamento: “Per ora la vittoria è loro – avevano scritto – Per ora, perché comunque l’ultima parola aspetta al tribunale amministrativo”, che si esprimerà ad aprile. “Siamo profondamente delusi. In questi tre mesi ne abbiamo viste e sentite di tutti i colori. La politica ha fallito. Ha fallito perché un sindaco con delega all’urbanistico si dichiara non a conoscenza che in una frazione del suo comune verrà issato un mostro da trenta metri. Ha fallito perché la volontà di 1.500 firme non ha avuto nessuna importanza”.

 

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