Arrivare a fine mese: incubo per migliaia di famiglie umbre

Niente viaggi o vacanze costose. I soldi si risparmiano, quando si può. Solo una famiglia umbra su 20 arriva senza problemi a fine mese.

In percentuale è la soglia minima del 5% della popolazione. In pochissimi quindi possono permettersi il lusso di andare fuori. Questa la linea che emerge dai dati Istat su consumi e condizioni di vita.

Anche sul carrello della spesa cambiano le abitudini degli umbri. Mentre qualche anno fa quando si andava al supermercato, si compravano molte cose superflue, oggi si fa più attenzione.

Ogni mese i cittadini spendono in media  430 euro per l’acquisto di prodotti alimentari e bevande analcoliche. Nel 2017 c’è stato tuttavia un 21% di famiglie che ha ridotto la quantità o la qualità dei prodotti alimentari comprati.

Le prime cose tagliate fuori dalla spesa hanno anche riguardato anche l’igiene personale e la cura della bellezza. Il 28% dei nuclei familiari ha operato una vera e propria spending review su questi prodotti.

C’è poi un 25,8% che ha sforbiciato gli acquisti di bevande, il 23,7 viaggi e vacanze e il 21,6% ha ridotto anche la quantità di carburante. La paura più grande però è quella di temere il fine mese, e di rimanere senza soldi in tasca.

33 mila famiglie  scavallano i 30 giorni con grande difficoltà, a queste si aggiungo le 66 mila che lo fanno con difficoltà. La crisi permane. E solo il 16,5% delle famiglie può permettersi spese indisturbate.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.