Assisi, prima grana per Guarducci: scontro con la Cgil
ASSISI – E’ appena salito sulla poltrona si assessore al Turismo e già si trova di fronte le prime grane. Parliamo dell’eclettico Eugenio Guarducci, da qualche giorno braccio destro del sindaco Stefania Proietti e delegato al Turismo. La prima grana è il rapporto con la Cgil. “Apprendiamo dalla stampa locale – scrive Ivano Fumanti, responsabile del sindacato per Assisi – Bastia – che la Giunta Comunale di Assisi, “Si mette al lavoro e si prepara a fare i conti col turismo”. Questo non può farci che piacere visto che è uno degli argomenti più volte sollevato anche da noi in quanto questa città, a nostro parere, avrebbe le potenzialità attraverso iniziative mirate, di incentivare l’attuale turismo religioso il più delle volte “mordi e fuggi”, ma attrarre anche turisti con interessi diversi, con conseguenze positive per l’intera comunità a partire, sicuramente, dall’incentivazione dell’occupazione e di un maggior rispetto dei diritti dei lavoratori che operano in questo settore. Apprendiamo sempre dalla stampa che l’Assessore competente, ha già messo in programma una serie di incontri con Associazioni datoriali ed operatori del settore. Ci spiace constatare che tra l’elenco di chi l’Assessore incontrerà non è citato il Sindacato, non solo come soggetto sociale, ma che anche in questa città rappresenta una larga parte del mondo del lavoro e di pensionati che avrebbero, forse, anch’essi qualcosa da dire e da proporre. Speriamo sia stata solo una semplice dimenticanza a cui l’Amministrazione porrà rimedio, diversamente non vorremmo prendere atto che nonostante “i suonatori siano cambiati, al comune di Assisi si suona sempre la stessa musica”.
Guarducci, ovviamente, non si fa impensierire e risponde su Twitter: “Ascolto tutti, no a stanche liturgie. A seguire tassisti e guide turistiche poi sindacati. #DjGuarducci #Primi100giorni”. Risposta ironica ma neanche troppo, che lascia trasparire la voglia di novità e il cambiamento di sostanza ma anche di forma che si respira nel Palazzo Comunale.