Ast, Morselli: “Nel 2015 perdite per 8 milioni euro, in recupero sui 128 dell’anno prima”

TERNI – L’Ast punta a chiudere il bilancio in attivo dall’anno prossimo. E’ quanto emerso oggi nel corso di un incontro tra l’ad Lucia Morselli e le Rsu. L’amministratore delegato ha illustrato l’esercizio che si è chiuso lo scorso 30 settembre che si è caratterizzato per 11 milioni di euro di attivo, prima delle imposte, e 8 milioni di passivo al termine di tutte le operazioni.
“Siamo comunque soddisfatti – ha detto l’amministratore delegato di ThyssenKrupp Ast – visto che l’esercizio precedente si era chiuso con un passivo di 128 milioni di euro e che in quello chiuso a settembre abbiamo scontato gli strascichi del lungo periodo di scioperi”.
La manager ha spiegato che la ristrutturazione aziendale è conclusa e che il sito ternano non rientra al momento nei piani di vendita della ThyssenKrupp.
Secondo i dati forniti dalla Morselli ai sindacati, sono stati inoltre deliberati 90 milioni investimenti, 30 dei quali riguardano il trasferimento della linea 6, proveniente dallo stabilimento di Torino, per la quale e’ stato affidato l’appalto. Intervento che comprende anche un altro investimento di 30 milioni di euro per un impianto skin-pass, più volte sollecitato dalle organizzazioni sindacali.
I restanti 30 milioni sono stati invece destinati all’Interconnector.
Per quanto riguarda l’esercizio in corso, i volumi produttivi messi a budget sono di un milione e 23 mila tonnellate di acciaio fuso, con un mix produttivo che ha l’obiettivo di mettere in campo un’azione commerciale volta a potenziare la rete dei clienti strutturali, affidabili e remunerativi.
Dall’incontro con le Rsu è emerso inoltre che la forza lavoro al 30 settembre scorso era pari a 2.346 dipendenti, 314 in meno rispetto all’anno precedente.
Secondo quanto ha affermato la stessa ad Morselli, a margine della presentazione del bando internazionale per il recupero delle scorie di lavorazione, il bilancio è dunque “buono”.
“L’azienda – ha detto – sta andando meglio, considerando che tra i 12 mesi in esame, due sono stati contraddistinti dallo sciopero durante la vertenza dello scorso anno. I risultati sono molto promettenti e permettono di guardare positivamente al futuro, perché quando un’azienda è sana aiuta il Paese e il territorio”.

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