Ast, si fa il punto sull’indotto, i sindacati pronti a porre i paletti sulla regolamentazione degli appalti

TERNI – Sono partiti i pagamenti che erano bloccati da mesi ma per  le aziende dell’indotto dell’Ast le difficoltà restano ancora tutte sul tappeto.

Per fare il punto sulla situazione delle 130 aziende che offrono servizi e lavorazioni allo stabilimento di viale Brin e che nel “post-vertenza” soffrono lo sconto del 20 per cento sulle fatture richiesto dalla direzione dell’Ast, domani si terrà un incontro a Terni. L’iniziativa promossa dal coordinamento delle Rsu/Rsa dell’indotto di Tk-Ast di Cgil, Cisl e Uil di Terni si svolgerà presso la sala degli Edili (zona Fiori) con inizio alle 10. All’attivo dei delegati parteciperanno i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, Mario Bravi, Ulderico Sbarra e Claudio Bendini.

Nell’incontro, come sollecitato più volte in queste settimane anche dalla segreterie provinciali, si cercherà di porre dei punti fermi sulla regolamentazione degli appalti.

Intanto, alla vigilia della riunione, si registra la spaccatura delle Rsu della società delle Fucine. Fiom e Uil hanno presentato infatti un documento in cui denunciano il perdurare di un trend negativo, volumi produttivi non particolarmente significativi e sicurezza sul lavoro “che, con gli ultimi infortuni avvenuti rischiano di far emergere un quadro dove si evidenzia un sostanziale disimpegno da parte dell’azienda”. Il documento, però, è orfano della firma della Fim, il sindacato con la maggiore presenza nell’Ast.

Mercoledì la parola passerà, invece, all’amministratore delegato, Lucia Morselli che sarà ascoltata in Senato nel corso di un’audizione, sollecitata dal senatore del Pd, Gianluca Rossi. L’Ad dovrà spiegare se e come sono stati rispettati in questi mesi i termini dell’accordo siglato il 3 dicembre al Mise.

Nei giorni scorsi la Morselli ha fornito rassicurazioni ai sindacati sul raggiungimento degli obiettivi previsti e sul mantenimento del secondo forno. Ha annunciato che si sono ordinativi che consentiranno di arrivare al milione di produzione in un anno.

Rassicurazioni che tuttavia non sgomberano il campo dalle preoccupazioni.

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