Ast, tavolo rinviato a mercoledì 26, alle 14 i sindacati si confrontano con i lavoratori

La trattativa no stop  per l’Ast, che va avanti da 40 ore, è stata rinviata a mercoledì. La decisione è arrivata dopo che tra le parti non è stato possibile arrivare ancora a un accordo. Nella tarda serata il ministro Guidi ha sottoposto ai sindacati e all’azienda un documento di sintesi, frutto del lavoro di aggiustamenti, osservazioni, integrazioni e correzioni delle parti. Un atto che in realtà si articola in tre parti: piano industriale, integrativo e incentivi, rispetto alle quali si potrebbe trovare anche un accordo di massima. La firma però, con tutta probabilità, se arriverà, non arriverà prima che i sindacati si saranno confrontati con i lavoratori. A tal proposito sono confermate le assemblee per giovedì alle 14.

Secondo giorno di trattativa no stop – la cronaca della giornata

Il tavolo della trattativa al Mise era ripreso questa mattina al Mise il tavolo della trattativa al Mise per l’Ast, Una trattativa che va avanti da martedì mattina. L’intento di tutti è di arrivare nelle prossime ore a una bozza d’accordo da sottoporre, i sindacati ai lavoratori, l’amministratore delegato Morselli alla Thyssenkrupp che domani riunisce gli azionisti.

Da ieri si stanno mettendo insieme a fatica i tasselli di un’intesa (http://www.umbriadomani.it/in-rilievo/ast-mise-si-gioca-partita-chiave-oggi-si-tratta-ad-oltranza-22641/) che potrebbe anche essere “sdoppiata”: al ministero potrebbe essere firmata una parte generale dell’accordo, relativa al piano industriale, mentre le questioni più specifiche del contratto integrativo e della turnazione sarebbero rinviate a una successiva contrattazione da tenere nei prossimi giorni a Terni.

ORE 10.30 Sta per riprendere la trattativa. Il confronto partirà, con tutta probabilità, dalla bozza che il ministro Guidi ha presentato alle prime luci dell’alba ai sindacati. Nel documento si parlerebbe (il condizionale è d’obbligo) di almeno un milione di tonnellate di acciaio fuso l’anno, di 125 esuberi (per differenza) con la possibilità della fuoriuscita volontaria, della salvaguardia del personale dell’indotto diretto (le controllate e partecipate)  in caso di subentro di altre ditte, dell’espansione della strategia commerciali anche nel sud dell’Europa (attualmente è concentrata al cento e Nord Europa ndr.). Sarebbero confermati anche i 15 milioni di investimenti, all’interno dei quali vanno considerati quelli del trasferimento della linea 5 di Torino a Terni. I nodi da sciogliere restano l’integrativo e la verifica sul secondo forno che l’azienda vuole a 24 mesi, i sindacati a 48.

ORE 10.45 Ricomincia il tavolo.

ORE 12.30 Il tavolo della trattativa si è svolto fin qui alla presenza del Governo, dei sindacati nazionali e azienda. Fuori, per ora, i rappresentanti sindacali territoriali e le istituzioni. Intanto in questi minuti il ministro Guidi è di nuovo faccia a faccia con l’amministratore delegato Lucia Morselli. Con tutta probabilità cercheranno eventuali limature da apportare alla bozza di accordo dopo che l’Ad ha riferito ai vertici tedeschi di Thyssen.

ORE 12.40 Il ministro Guidi abbandona il tavolo per partecipare alla conferenza stampa del convegno “Building a euro-mediterranean energy bridge”.

ORE 13 E’ ripreso da un po’ il confronto azienda, sindacati, governo. Si sta affrontando la questione del salario ed in particolare del contratto integrativo.

ORE 14 Si sospende la riunione per la pausa pranzo. Qualche passo in più si è fatto ma non è ancora sufficiente per chiudere l’intesa. Difficile capire che cosa stia accadendo realmente perché, come era già successo nella giornata di ieri, a commenti più ottimistici, seguono osservazioni più critiche. La trattativa che comunque prosegue a oltranza. Il tavolo viene aggiornato alle 15.30.

ORE 15:  Il segretario generale di Ugl metalmeccanici, Mara Antonietta Vicaro, in una pausa dei lavori, riferisce che “Sulle nostre proposte sull’integrativo aziendale l’azienda ha detto che siamo distanti mentre sul piano industriale ci sono delle convergenze: i problemi sono dunque sui salari e sulla gestione di eventuali esuberi”.

ORE 16.20: Va avanti il confronto sull’integrativo e sugli esuberi. Secondo quanto trapela l’azienda sarebbe disposta a pagare fino a 5 milioni di euro (un terzo del salario accessorio) i sindacati ne chiedono 11, 6 in meno rispetto alle richieste del 2013. Non è chiara poi neanche la questione degli esuberi: l’azienda vorrebbe lasciare aperta la possibilità dei licenziamenti dopo la mobilità volontaria.

ORE 17: Segretari nazionali dei sindacati sono a colloquio con la Morselli e il ministro Guidi per limare le proposte.

ORE 18.20 Il negoziato è in stallo. Rappa della Fiom spiega che il sindacato ha fatto le sue proposte e ora attende risposte dall’azienda.  La trattativa è in una fase in cui non sono ammessi rinvii ma nello stesso tempo, stanti le distanze tra le parti,  potrebbe precipitare o riprendere quota. Tra i nodi c’è la questione degli esuberi.  “La Fiom – dice Rappa -non firmerà mai dei licenziamenti, un conto è la mobilità su base volontaria,  un altro i licenziamenti.

ORE 20.20 Una fonte sindacale presente al tavolo parla di “piccoli avanzamenti” sull’integrativo mentre secondo altre, le parti sono ancora distanti e un accordo sembra improbabile. Alle 21 nuova verifica delle posizioni con il ministro Guidi.

ORE 21 Sembra profilarsi l’ipotesi di un ulteriore aggiornamento del tavolo. Questa sera si dovrebbe continuare a trattare sui profili riguardanti il piano industriale mentre i restanti punti saranno oggetto di nuovi aggiornamenti. Se ne saprà di più al termine della verifica con il ministro Guidi.

Ore 22 Si apprende che l’azienda ha rilanciato sul contratto integrativo portando il proprio impegno da 5 a 8 milioni di euro. I sindacati ne avevano chiesti 11 contro i 17 iniziali. Passi in avanti anche sul lavoro domenicale: la Morselli avrebbe parlato di una cifra tra i 25 e i 30 euro contro i 10 proposti inizialmente.

ORE 22.30 I sindacati analizzano parola per parola il documento redatto dalla Morselli. Ci sarebbe – il condizionale è d’obbligo – una intesa sulla parte industriale. Tutto e il contrario di tutto, invece, nella parte relativa ai salari e agli esuberi. Si va avanti a oltranza.

ORE 23.30 I sindacati nazionali sono in riunione ristretta con il ministro Guidi e l’amministratore delegato di Ast Lucia Morselli. Si cerca di un accordo anche se le possibilità sembrano davvero minime. Il documento presentato dall’azienda offre delle novità che tuttavia non sarebbero sufficienti per stringere sull’accordo. Intanto i sindacati confermano per domani mattina, giovedì, alle 11 le assemblee con i lavoratori. Sarà l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte della trattativa. Sempre domani mattina in Germania si tiene la riunione degli azionisti di Thyssenkrupp.

ORE 23.45 Si apprende che il ministro Guidi ha presentato alle parti un documento di sintesi, che si articola in realtà in tre parti (piano industriale, integrativo e incentivi). L’atto è il frutto delle osservazioni, integrazioni, correzioni che sono venute dalla parti (Governo, sindacati, istituzioni locali). Una sorta di base d’accordo che i sindacati porteranno tra qualche ora all’attenzione dei lavoratori (alle 11 sono convocate le assemblee). Il lavoro di sistemazione dei punti del documento va avanti.

ORE 00.15 L’accordo non è arrivato ma la trattativa andrà avanti. Poco dopo la mezzanotte il ministro Guidi ha sciolto la riunione aggiornandola a mercoledì prossimo. Quanto emerso dal confronto sarà sottoposto all’esame dei lavoratori che si ritroveranno tra qualche ora in assemblea. E’ probabile che anche l’amministratore delegato di Ast, Lucia Morselli, torni a confrontarsi con i vertici della Thyssenkrupp.

 

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