Ast, i sindacati chiedono all’azienda una verifica sul bilancio, alle istituzioni di dare seguito agli impegni del Mise

TERNI – Chiedono un incontro ufficiale con la direzione aziendale di Ast per “una verifica rispetto agli andamenti di bilancio, produttivi e di assetto impiantistico dell’intero gruppo”. I sindacati, che hanno formalizzato una richiesta all’azienda in tal senso, hanno sollecitato un incontro anche con le istituzioni “per dare seguito e concretezza agli impegni sottoscritti nell’accordo di dicembre” firmato al ministero dello Sviluppo economico.

Fermo restando l’accordo sottoscritto il 3 dicembre al Mise, che vedrà la verifica sulla corretta applicazione nelle sedi opportune, Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl registrano in queste prime settimane del 2015 delle criticità organizzative rispetto ai cambiamenti strutturali e non in atto.
Le organizzazioni sindacali esprimono infatti preoccupazione rispetto “alla riorganizzazione e gestione di alcuni enti strategici e fondamentali” per il raggiungimento degli obiettivi indicati nell’accordo. In particolare i sindacati ritengono “che quanto si sta determinando e modificando nel settore degli approvvigionamenti, del commerciale, della programmazione produttiva e della gestione impiantistica, richieda modalità e procedure diverse da quelle che si stanno applicando in questi giorni”.
Proprio oggi hanno preso il via le riunioni, reparto per reparto, previste fino al 4 febbraio per discutere la riorganizzazione interna dell’attività anche in virtù delle oltre 300 uscite volontarie di dipendenti dell’azienda. Riorganizzazione che prevede, tra l’altro, il trasferimento di una quarantina di dipendenti dall’area a caldo a quella a freddo e la diminuzione da 21 a 15 dei turni settimanali del reparto Lac.

Intanto il comitato denominato “Solidarietà vertenza Ast” istituito senza alcun scopo di lucro, ringrazia tutte le persone, i soggetti privati e istituzionali, le associazioni che a vario titolo hanno contribuito alla raccolta di fondi volontari per sostenere le diverse iniziative inerenti la vertenza delle Acciaierie. Quella cominciata nel 2014, è stata infatti una mobilitazione che ha coinvolto non solo i lavoratori diretti e indiretti che operano all’interno del sito produttivo Acciai Speciali Terni, ma un intero comprensorio che ha sostenuto le iniziative che di volta in volta sono state organizzate. La risposta arrivata in termini di solidarietà è stata importante e ha contribuito a rendere la vertenza ternana come una tra le più importanti degli ultimi trent’anni di storia industriale e sindacale italiana.

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