Ast, i sindacati a Confindustria: “Senza accordo, vie legali contro i licenziamenti”
Se sindacati e azienda non troveranno un accordo nei prossimi 75 giorni, stabiliti dalla legge, i lavoratori dell’Ast potrebbero attivare tutte le azioni legali possibili, individuali o collettive, contro i licenziamenti. Lo hanno detto a chiare note i segretari provinciali dei metalmeccanici questa mattina nel corso dell’incontro nella sede di Confindustria, convocato dall’azienda per avviare la discussione sulle procedure di mobilità.
Nel corso della riunione i sindacati hanno evidenziato una serie di criticità rispetto all’applicazione della mobilità, già discussi con i propri uffici legali, che potrebbero portare, qualora non si dovesse raggiungere un accordo con l’azienda, a ricorsi per vie giudiziali.
Un problema è stato sollevato anche sulla questione dei tempi previsti dalla legge per l’operatività della mobilità. Considerando che le 537 lettere di mobilità riguardano 381 operai e 92 impiegati e quadri dell’Ast; 30 operai e 15 impiegati e quadri della Società delle Fucine; 12 impiegati e quadri di Aspasiel e 2 operai e 5 impiegati del Tubificio, è stato evidenziato che, proprio per il Tubificio, dove le richieste sono inferiori a 10, i tempi di svolgimento della procedura dovrebbe essere dimezzati. A tal proposito i sindacati hanno chiesto che siano, invece, uniformati agli altri 75 giorni visto, tra l’altro, che dal prossimo 15 novembre, questa società controllata confluirà come le altre, in Ast.
All’incontro in Confindustria era presente per l’azienda Arturo Ferrucci, direttore del personale. Assente invece l’amministratore delegato, Lucia Morselli, che oggi è volata ad Essen, quartier generale della Thyssenkrupp, per un incontro con i vertici della multinazionale tedesca.
Mentre era in corso l’incontro, un centinaio di operai si è ritrovato fuori dai cancelli della sede dell’associazione e ha dato vita a una vivace protesta. Sono volati insulti e urla all’indirizzo di Confindustria il cui silenzio in questa vertenza viene considerato dai lavoratori un fatto grave.
Oggi, intanto, si tiene anche l’atteso faccia a faccia tra l’amministratore delegato Lucia Morselli e i vertici Thyssen. La multinazionale ha previsto un incontro per fare il punto sulla vertenza. Un incontro che segue la telefonata del premier Renzi alla Merkel con la quale il presidente del Consiglio ha chiesto alla cancelliera tedesca di intervenire per “ammorbidire” le posizioni di Tk.
E’ saltato il programmato intervento del segretario Fiom, Maurizio Landini, che avrebbe dovuto partecipare questa sera della trasmissione di Rai 3, Ballarò. Landini ieri era tornato a parlare dell’Ast a margine di un incontro a Bologna. Sollecitato sul taglio dell’Irap, dopo aver detto che “un taglio generalizzato in questa fase non ha senso perché bisogna tagliare o aiutare quelle imprese che tengono qui il lavoro, che tengono qui gli investimenti, che non fanno licenziamenti”, ha chiesto “che vengano rifinanziati i contratti di solidarietà: a Terni – ha concluso Landini – stanno licenziando, cosa fa il governo riduce l’Irap o li mette nelle condizioni di non fare licenziamenti?”.