Ast smentisce Liberati: “Mai conferiti residui di lavorazione a Nera Montoro”
TERNI – “Mai conferiti residui di lavorazione Ast a Nera Montoro”. L’Acciai Speciali Terni rimanda al mittente la denuncia. Ad Andrea Liberati del Movimento 5 Stelle, che ieri aveva denunciato il fatto che a Nera Montoro ci sarebbe un deposito di scorie delle Acciaierie, replica l’Ast che precisa che “almeno dal 1994, data di acquisizione dell’acciaieria da parte di ThyssenKrupp, non ha mai conferito residui di lavorazione di alcuna natura presso il sito in oggetto”.
L’azienda fa notare che “le difficoltà logistiche e operative legate al trasporto di tali materiali di risulta a circa 20 km di distanza avrebbero reso tale operazione tutt’altro che agevole ed economicamente vantaggiosa, rendendo più logico che tali materiali venissero conferiti – come di fatto è sempre avvenuto – in aree limitrofe all’acciaieria, dedicate da tempo allo scopo e via via adeguate ai dettami legislativi e alle norme di buona tecnica vigenti”.
Osservando la tipologia di inquinanti a Nera Montoro, l’Ast fa notare che “le sostanze maggiormente presenti, piombo e arsenico, sono del tutto estranei, o presenti solo in quantità trascurabile, nei rifiuti siderurgici derivanti dal ciclo di fabbricazione che si usa a Terni ormai da decenni”.
“Facciamo inoltre notare che l’analisi di rischio Syndial Gruppo ENI del 2006 (citata nella denuncia ndr), relativamente alle stratigrafie – dice l’azienda – riporta le diciture ceneri di pirite e scorie di cokerie che non sono mai stati residui di lavorazione delle Acciaierie di Terni, in quanto le prime sono residui di produzione dell’acido solforico (quindi industria chimica e non siderurgica); e le seconde sono presenti nei moderni impianti siderurgici a ciclo integrale (altoforni) assenti da Terni da secoli, visto che gli unici altoforni della storia dell’acciaieria sono stati installati nel 1873 e smantellati nel 1876 e comunque impiegavano carbone di legna e non coke”.
Ast ribadisce di aver sempre operato nel rispetto della normativa vigente e di aver effettuato i conferimenti di residui di lavorazione solo ed esclusivamente in aree autorizzate e secondo le norme di buona tecnica previste dalla legge.