Bancarotta Banca Etruria, i beni di Margherita Gatti e Carlo Catanossi a rischio sequestro cautelativo

PERUGIA – Ci sono anche due umbri, Carlo Catanossi e Margherita Gatti, nel consiglio d’amministrazione dell’ex Banca Etruria e tra coloro che rischiano un maxi sequestro cautelativo dei beni nel processo di bancarotta dell’istituto di credito che si sta celebrando ad Arezzo. E’ il Corriere della Sera a tracciare un quadro della situazione, partendo ovviamente dalla decisione di Giuseppe Santoni, il liquidatore, che ha citato in giudizio consiglieri d’amministrazione, sindaci e revisori. Santoni si è costituito parte civile e ora si sta valutando l’ipotesi di sequestro cautelativo dei beni degli ex amministratori.

Il dato di partenza è lo stato di insolvenza ottenuto per la banca e il danno stimato, di 520 milioni. 410 milioni dovranno essere essere restituiti dai banchieri, 110 milioni dalla società di revisione. Il Corriere della Sera passa in rassegna i beni di tutti i consiglieri, del presidente e dei vicepresidenti. Tra i beni di Carlo Catanossi a rischio sequestro ci sarebbero cinque immobili, tra cui due ville a Gualdo Tadino, tre rimesse e due terreni. Per Margherita Gatti, il quotidiano di via Solferino parla di “svariate case a Perugia”.

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