Bastia Umbra, incontro sul Sì al referendum. Smacchi: “Non lasciamo ai nostri figli un paese immobile”
BASTIA UMBRA – Serata per parlare di referendum e sostenere le ragioni del Sì il prossimo 4 dicembre. Il Partito democratico di Bastia Umbra ha organizzato un evento con il consigliere regionale Andrea Smacchi, il professor Maurizio Oliviero e la consigliera comunale Ramona Furiani. Ad introdurre il segretario dem locale Giacomo Giulietti: “Dire sì significa dire basta a chi è lì e continua a dire agli altri cosa fare, quando loro non lo hanno fatto. È tornato fuori Ciriaco De Mita, che non è stato in grado di fare le riforme. È ora di superare il bicameralismo che non è più perfetto e il 4 dicembre e un’occasione per fare quello che non è stato fatto negli ultimi 30 anni”.
E’ toccato poi a Ramona Furiani, che è anche presidente dell’associazione “Nessun dorma Umbria”, nata per portare l’esperienza del referendum anche fuori dal Partito democratico e avviare un approfondito percorso di partecipazione. “Si è avviato uno scontro catastrofico sul referendum ma la riforma va a correggere aspetti che il paese non può più posticipare”. La Furiani ha anche ricordato di essere stata la prima a discutere una tesi, proprio con il professor Oliviero, sulla riforma costituzionale. Il professor Oliviero è poi entrato nel tecnico: “Noi costituzionalisti facciamo fatica a spiegarci perché dobbiamo dare risposte sul padre della boschi e altro. La costituzione è come un testamento edè il frutto di una esperienza. Nella costituzione c’è una prima parte immodificabile. Poi c’è una seconda parte per far funzionare la macchina dello Stato. Quel meccanismo era la cosa necessaria nelle condizioni date. Compromettere la prima parte significava far venir meno la democrazia ma cambiare la seconda parte è un dovere. C’erano dei difetti e nel corso del tempo ci sono stati 18 tentativi per rimediare ad essi”. Poi ha iniziato a smontare quelle che ha definito “bufale”, dall’aumento dei poteri del premier al fatto che, anche in questo parlamento, ci sarebbe la possibilità di approvare velocemente una legge.
“Fondamentale è riformare la costituzione – ha detto il consigliere regionale Andrea Smacchi – ma altrettanto fondamentale è attuare anche la prima parte. Questi sono i temi della politica. È’ vero che stiamo dividendo questo paese ma non era l’obiettivo di chi sta facendo la riforma. Se non passa questa riforma lo metteremo in ginocchio. Veniamo da dieci anni di crisi. Mi amareggia che la popolazione giovanile non vada a votare. Non posso lasciare ai miei figli – ha continuato Smacchi – un paese immobile. La struttura di governo è essenziale, come lo è rendere il paese al passo con i tempi alla luce del fatto che non siamo adeguati. L’obiettivo, in questi 10 giorni, è stanare chi la mette sulla bagarre perché vuole mantenere il sistema com’è”.