Be-Tse di Spoleto, 61 posti di lavoro a rischio

SPOLETO – Dopo anni di utilizzo della Cig ordinaria e straordinaria, l’azienda Be-Tse di Spoleto, ex Informatica Umbra, che opera nel settore dell’information techonology e del consulting, nell’incontro tenutosi lunedì scorso presso la sede aziendale ha riconfermato una situazione allarmante per i lavoratori. L’azienda plurilocata oltre che a Spoleto, a Milano e a Pomezia, conta circa 280 unità, di cui due terzi della forza lavoro in cassa integrazione ordinaria e straordinaria. Per il sito di Spoleto, ad oggi, su 61 persone 40 restano in cassa integrazione ordinaria. Alla richiesta dei sindacati, rispetto all’acquisizione di nuove commesse, l’azienda ha risposto dicendo che non ci sono che “timidi segnali da parte di nuovi fornitori che se confermati garantirebbero, comunque solo il minimo dell’occupazione”.

A fronte di questa situazione drammatica, la Filcams Cgil di Perugia e la Fisascat Cisl Umbria hanno richiesto un tavolo istituzionale al sindaco di Spoleto, perché per la città stessa una perdita di così tanti posti di lavoro sarebbe paragonabile alla chiusura della Nestlè a Perugia. Gli addetti son in gran parte donne, con anzianità decennali e con l’età critica di chi non è più giovanissimo, ma ben lontano dalla pensione.

Il sindaco si è reso disponibile per un incontro giovedì nel tardo pomeriggio.

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