Calcio, il Consiglio di Stato respinge l’istanza della Ternana. La B resta a 19 squadre

ROMA – Il Consiglio di Stato, presieduto dal giudice monocratico Valerio Perotti, ha respinto l’istanza della Ternana Calcio avverso la decisione dello stesso organo di accogliere il ricorso presentato dalla Lega di serie B circa il format della cadetteria a 19 squadre. Se ne tornerà dunque a discutere il prossimo 15 novembre. Questa la nota: “Considerato che non si ravvisano fatti nuovi sopravvenuti che alterino la situazione che si presentava alla data di pubblicazione del decreto monocratico di cui si chiede la revoca; Ritenuto che, in punto di fumus boni iuris, nulla è immutato rispetto al decreto in questione; Ritenuto parimenti che, in punto di periculum in mora, altrettanto nulla è immutato N. 08443/2018 REG.RIC. e che, pertanto, continuano a persistere le ragioni dell’art. 56 Cod. proc. amm. che sono alla base del decreto n. 5267 del 2018; PQM respinge l’istanza e conferma la data del 15 novembre 2018 per la camera di consiglio“.

E ora che succede? La risposta è la seguente: domenica si scende in campo. Sia la Ternana che le altre ricorrenti saranno chiamate a giocare nei loro attuali campionati di appartenenza. A dichiararlo, al sito www.gianlucadimarzio.com, due personaggi come il presidente dell’AIA Marcello Nicchi e l’amministratore delegato del Catania Pietro Lo Monaco, quest’ultimo tra i più attivi in questa vicenda. Queste le parole di Nicchi: “Sono stati fissati dal presidente punti principali per il lavoro futuro. Creeremo dei tavoli di lavoro su cui lavoreremo. Ci sono sei tavoli di lavoro su cui ci confronteremo. Serie B? Il 15 c’è il consiglio di stato. Vedremo. Speriamo sia l’ultima decisione poi si prenderanno i provvedimenti che ognuno dovrà prendere. Domenica credo che scenderanno in campo tutti, poi deciderà il presidente”. Lo Monaco invece garantisce: “Ridaremo la normalità alla gente. L’Entella? Ricomincerà a fare il campionato di Serie C. Contento? No, come potrei esserlo? E’ stato rovinato il calcio italiano. E’ stata messa in moto una macchina che ci ha riempiti di ridicolo. Si è puntato sulla dilazione dei tempi fin dall’inizio. Ad oggi pensare di recuperare 11 partite è umanamente impossibile. E’ giusto che ci si riappropri del calcio giocato. Poi è chiaro che nei tribunali nulla è finito e che la giustizia dovrà ancora fare il suo corso. A essere danneggiata è la Serie C. Sono stati lesi i diritti di società calciatori e tifosi. Ci sono stati danni ingenti. E’ diventato un calcio spezzatino, una cosa senza interesse. La Viterbese? Deve riprendere a giocare così come l’Entella. Tanto rumore per nulla? Ci sono danni seri che le società hanno ricevuto. Le sedi in cui ci stiamo tutelando dovranno ancora fare il loro corso quindi non credo proprio che sia finita qui, ma ripeto ora giocheranno tutti, ma la giustizia verrà cercata nei tribunali”. La B resta dunque a 19 squadre e si andrà avanti così, anche se non sono da escludere colpi di scena.

La nota della Figc Il Consiglio Federale odierno si è dunque concluso con un nulla di fatto riguardo i ripescaggi, ma è stato ufficializzato che i campionati ripartiranno. Di seguito la nota ufficiale: “Preso atto delle decisioni del Consiglio di Stato del 27 e del 30 ottobre 2018 ed a seguito del Consiglio Federale tenutosi in data odierna, la Lega Pro dispone, a modifica del com. uff. n. 69/DIV del 25.10.2018, il ripristino del regolare svolgimento di tutte le gare delle società CATANIA, NOVARA, PRO VERCELLI, ROBUR SIENA, TERNANA, VIRTUS ENTELLA e VITERBESE CASTRENSE“.

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