Camera di Commercio di Terni: soffrono le imprese commerciali e delle costruzioni. Lieve ripresa dell’occupazione under 30

TERNI Si chiude in positivo, con un saldo di +174 unità tra aperture e cessazioni, l’andamento 2016 delle imprese della provincia di Terni iscritte alla Camera di commercio.

E’ quanto emerge dal bilancio dei dati di Movimprese, elaborati dall’Ufficio Informazione economica sulla base del Registro imprese dell’ente camerale.
Resta dunque stabile il numero complessivo delle imprese registrate: al 31 dicembre erano iscritte 22.523, una in più rispetto al terzo trimestre 2016, un anno che si chiude in negativo, per quanto riguarda le forme giuridiche, per le società di persone (-37 unità) e per le ditte individuali (-34 imprese).

Buona performance invece per le società di capitali che nel 2016 hanno registrato 377 nuove iscrizioni (con 137 cessazioni). In merito ai settori economici, permangono le difficoltà del comparto del commercio (-104 imprese) e delle costruzioni (190 chiusure a fronte di 131 aperture). Nel 2016 si registra anche una sofferenza per il settore “alloggi e ristorazione”, che ha visto perdere 101 imprese del settore (a fronte di 56 iscrizioni).

Resiste invece l’agricoltura (203 iscrizioni e 190 chiusure). Ma il saldo positivo complessivo – spiega l’ente camerale – è influenzato dall’alto numero di imprese cosiddette “non classificate” (485 aperture e 61 chiusure), cioè imprese iscritte ma ancora non attive, per le quali non si conosce il settore di attività.
“Anche se il 2016 si è chiuso con un saldo positivo, il territorio continua a soffrire come rivela l’andamento di alcuni settori in particolare come il commercio e le costruzioni – sottolinea il presidente dell’ente, Giuseppe Flamini – per questo stiamo cercando di sostenere le imprese con azioni concrete e di veloce attuazione, penso al supporto per il micro credito, al sostegno ai processi di internazionalizzazione e digitalizzazione”.
Da questa mattina è inoltre disponibile anche il primo bollettino Excelsior sulle assunzioni previste dalle imprese, che in provincia registrano una lieve ripresa per il mercato occupazionale under 30, migliore che a livello nazionale.
Nel complesso si segnala un trend in discesa per le assunzioni di lavoro dipendente, che saranno circa 710, pari al 40% di tutte le opportunità di lavoro previste dalle imprese. Nel 48% dei casi saranno assunzioni stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 52% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).

Per quanto riguarda le forme contrattuali, 710 saranno contratti di lavoro dipendente, 520 contratti in somministrazione e 550 saranno le collaborazioni o altre forme flessibili. In un caso su tre le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati, e per una quota pari al 47% interesseranno giovani con meno di 30 anni (34% a livello nazionale).

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