Cantiere Campi di Norcia simbolo della ricostruzione post terremoto

NORCIA – La messa in sicurezza, contestualmente al recupero dei reperti storici, della chiesa di San Salvatore di Campi di Norcia diventa un cantiere simbolo del dopo-terremoto in Italia Centrale. “E’ la prima volta che il ministero dei Beni e delle Attività culturali riesce ad eseguire un lavoro di rimozione e catalogazione di elementi lapidei di pregio e frammenti di affreschi, contemporaneamente alla messa in sicurezza delle parti murarie risparmiate dal sisma”, spiega, all’ANSA, Stefania Argenti, architetto dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro, che segue i lavori del cantiere assieme all’ingegnere Stefano Podestà, incaricato dalla Soprintendenza alle belle arti dell’Umbria per la rimozione delle macerie.

“Un lavoro congiunto – sottolinea Argenti – che ci permette una cernita precisa dei materiali che potranno essere riutilizzati per il recupero”.”Entro il 19 agosto, giorno di scadenza della fase emergenziale – aggiunge Podestà – contiamo di rimuovere tutte le macerie esterne alla chiesa e iniziare ad entrare all’interno, nella parte centrale, così da permettere la messa in sicurezza degli affreschi e delle parti murarie: è un lavoro che richiederà cautela per non creare altri danni”. La soprintendente dell’Umbria, Marica Mercalli, sottolinea che “la basilica di San Salvatore è un esempio di romanico molto importante per l’Italia Centrale e per l’Umbria in particolare: purtroppo il sisma l’ha quasi completamente distrutta. Dopo la realizzazione della copertura, adesso cerchiamo di recuperare gli affreschi che hanno una grande valenza storica e artistica e per questo ci avvaliamo anche del prezioso contributo di alcuni volontari restauratori del Chief”.
Il Chief è un’associazione cui l’Unesco ha assegnato lo scudo blu e fa parte della Protezione civile: a San Salvatore sono impegnati suoi volontari giunti da ogni parte d’Italia.

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