Carabinieri, Paolo Piccinelli lascia la guida della Compagnia di Perugia per la Legione Umbria

PERUGIA – “Voglio ringraziare i mille carabinieri che ogni giorno forniscono un contributo straordinario per il mantenimento della sicurezza nella provincia di Perugia“: lo ha detto il colonnello Paolo Piccinelli che lascia la guida del comando provinciale di Perugia per la Legione Umbria.
“In questi sette mesi e mezzo – ha detto l’ufficiale – abbiamo monitorato e osservato una terra che non presenta aspetti particolari criticità. La provincia è essenzialmente sana grazie alla gente che denuncia e segnala, un comportamento collaborativo che non sempre si riscontra ma che sicuramente facilita il nostro lavoro”.

Durante un incontro con i giornalisti il colonnello Piccinelli ha elogiato l’attività della stampa e ringraziato la magistratura. “I giudici – ha detto – mettono limiti e paletti, il nostro compito è di fare rispettare le regole”. Il comandante ha ringraziato soprattutto il procuratore generale “e amico”, Fausto Cardella, “magistrato particolarmente vicino all’Arma e alle forze di polizia”.

Piccinelli, si è soffermato sul rapporto di simbiosi tra i carabinieri e la gente. “Al cittadino – ha sottolineato – non basta sapere se i reati sono in calo oppure in crescita perché si accorge della presenza delle pattuglie in strada in quanto è affamato di sicurezza. In questo periodo a Perugia abbiamo fatto il massimo ed è bello girare per le 64 stazioni e sentire la gente che chiama per nome i miei uomini considerandoli un punto di riferimento. Sono ragazzi più o meno giovani che lavorano con costanza e si sentono cittadini di quei luoghi pur non essendolo. Alcuni di loro dopo il terremoto in Valnerina mi hanno chiesto di allestire alcune brandine per risparmiare il tempo dei viaggi da Foligno e Spoleto ed impiegarlo per aiutare gli sfollati”.

Il colonnello Piccinelli, infine, ha sottolineato il rapporto di sintonia tra i componenti del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza presieduto “dall’amico questore” Francesco Messina. “Un rapporto di sintonia – ha concluso – per niente scontato”.

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