Carcere: la Pellegrini lascia il posto a Sardella. Parla il Sappe

TERNI – Aggressioni improvvise, tentativi di suicidio, agenti di polizia penitenziaria che devono ogni giorno fare i conti con detenuti più o meno violenti. Storie all’ordine del giorno nel carcere di Sabbione. Storie che in questi giorni si stanno susseguendo.

L’attuale direttrice del carcere, Chiara Pellegrini, sta per lasciare il proprio incarico.

Al suo posto subentrerà con lo stesso titolo, Luca Sardella. Sardella che attualmente ricopre il ruolo di direttore del carcere di Orvieto.

A lui spetterà l’arduo compito di prendere in mano una situazione pesante, condizionata da poche risorse a disposizione e da continue richieste che arrivano dal Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria.

Trasferimento immediato dei detenuti violenti – come sancito dall’ultima circolare del Capo del Dipartimento dell’amministrazione Penitenziaria.

Sanzioni severe per i detenuti che si rendono protagonisti di comportamenti facinorosi e aggressioni contro il personale di polizia. Taser e spray al peperoncino.

Queste le pretese del Sappe per far sì che gli agenti possano entrare all’interno della casa circondariale senza essere aggrediti, senza aver paura.

Il dottor Sardella si è sempre speso nei percorsi rieducativi dei detenuti nel suo carcere. Ad Orvieto sono reclusi 60 detenuti.

In quella struttura, il regime di detenzione è a custodia attenuata. Tutt’altro paio di maniche quello di Sabbione, dove i detenuti sono 454, di cui 25 al 41bis.

Sardella – prossimo all’insediamento – dovrà fare i conti con una realtà del tutto diversa e molto più complicata.

Dal canto suo vanta un curriculum di tutto rispetto. Ha ricoperto incarichi come capo divisione del Servizio Centrale traduzioni e piantonamenti e responsabile della sezione rapporti con l’autorità giudiziaria a Perugia.

Nel 2008 è stato direttore aggiunto nel carcere di Viterbo. Il cambio al vertice avverrà a breve.

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