Casacastalda, assemblea per lo svincolo sulla Perugia – Ancona. Il sindaco: “Ecco la verità”

VALFABBRICA – Per ora lo svincolo di Casacastalda non c’è, ma l’impegno del sindaco Roberta Di Simone e della sua maggioranza, accompagnato dalla sinergia con le altre istituzioni e gli altri comuni, potrebbero presto portare dei risultati. E’ stato ribadito questo nell’assemblea pubblica convocata proprio dal sindaco a Casacastalda per fare chiarezza sulla vicenda. Accanto a lei il consigliere regionale Andrea Smacchi e tutta la maggioranza. Sul tavolo due faldoni pieni di fogli: i progetti e la corrispondenza con Anas, per certificare l’impegno delle amministrazioni sulla vicenda.

La storia dello svincolo parte del ’94 con il primo progetto. Poi un secondo, di iniziativa privata. Vicende giudiziarie, accompagnate a lungaggini burocratiche, hanno fatto sì che il progetto fosse accantonato. Il tutto però fino all’insediamento della nuova amministrazione e del nuovo capo compartimento per l’Umbra di Anas, Raffaele Celia, insediato dalla fine del 2015. In questo quadro i rapporti tra sindaco e Anas sono ripresi con una interlocuzione seria e duratura, culminata con l’impegno dell’ingegner Celia: lo svincolo sarà realizzato o con le economie del secondo lotto, se ci saranno, oppure con l’inserimento nel progetto del raddoppio, presente del Piano triennale degli investimenti di Anas.

In assemblea il sindaco ha ribadito il proprio impegno, che qualche voce di troppo aveva probabilmente messo in discussione. Dal consigliere regionale Smacchi la rassicurazione: “Le istituzioni hanno fatto e stanno facendo il possibile per andare incontro alle esigenze della popolazione con un’opera strategica per la comunità e per lo sviluppo del territorio. Una tale opera infatti andrebbe incontro alle esigenze di tre comuni come Valfabbrica, Gualdo Tadino e Gubbio, con una particolare attenzione alle frazioni di Carbonesca, Colpalombo, Morano, Grello e Casacastalda. L’Anas si è impegnato ma è fondamentale, vista la strategicità, anche attuare importanti sinergie tra Comuni, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione come i fondi del progetto “Aree interne”, che prevede risorse per incrementare la crescita e la collaborazione tra territori, a partire proprio dalle infrastrutture”. Da Smacchi anche la sottolineatura sulla possibilità di prevedere “altri strumenti come sui terreni e sulle manutenzioni di queste opere”.  Dal pubblico invece la popolazione ha focalizzato l’attenzione sull’importanza turistica dell’opera e sulla necessità di “non elemosinare nulla”.

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